Note sensoriali Colore: Un vivido rosso rubino con tenui toni purpurei, quasi impenetrabile e dalla consistenza ottimale Olfatto: Un intenso olfatto dal quale si sprigionano piacevoli effluvi, quasi polposi, di frutta rossa, con evidenze di ciliegia, mirtilli, more, amarene, anche petali di viole appassite, mammole. Gusto: Al calice ti seduce per la sua compostezza: l’asciuttezza e il moderato calore vengono cullati da una morbidezza avvolgente sostenendo, senza competizione alcuna, una bellissima acidità e dei tannini presenti e setosi. Decisamente un bel corpo e al sorso vengono confermati i sentori olfattivi che con tenacia e persistenza ci regalano quel finale lungo e delicatamente sapido, che ci riporta alla mente gli alberelli delle viti che guardano il mare. Vendemmia Nella provincia teatina, nota in Abruzzo per i molteplici successi in campo vitivinicolo, due vitigni tutt’altro che autoctoni come il Primitivo e il Malvasia nero, hanno saputo stupirci dando vita a un blend dai particolarissimi segni distintivi. Un terroir di tutto riguardo, una vendemmia rigorosamente manuale di un’agricoltura biologica certificata completano l’opera assicurando il massimo rispetto per l’ambiente e per la sua biodiversità. Vinificazione Una vinificazione separata dei due vitigni in tini d’acciaio termo-condizionati, segue la fermentazione malolattica, per poi maturare almeno 7 mesi in contenitori del medesimo materiale. Prima dell’imbottigliamento, il vino viene trattato tramite la propagazione di specifiche note musicali, proprio come suggerito dal metodo FREMAN e grazie a degli spettrofotometri a raggi ultravioletti è stato riscontrato che si tratta di particolari frequenze, che generano vibrazioni in grado di giovare al medesimo processo evolutivo. Si è quindi constatato che le vibrazioni generate dai suoni emessi, erano in grado di apportare modifiche alle molecole del vino a riposo – la cosiddetta catalisi ristrutturativa – determinando uno sviluppo delle caratteristiche organolettiche oltre a una aumentata resistenza all’invecchiamento. A seguire, il vino verrà imbottigliato in totale assenza di ossigeno. Come abbinare il nostro vino rosso biologico – Primitivo e Malvasia nera – RICCARDO I Da servire sui 16-18 gradi e possibilmente con un calice capiente e dall’orlo ampio e stappandolo sempre un po’ prima di servirlo, così da permettergli di esprimersi al meglio. Perfetto in ogni occasione da “vino rosso”, lo si può gustare da soli e in compagnia, meglio se abbinato a piatti strutturati e saporiti che possano tenere il confronto: aperitivi, antipasti, piatti vegetariani, carni rosse e formaggi di media e lunga stagionatura. Immaginiamo delle crespelle alla ricotta, una pasta e fagioli con le cotiche, filetto in crosta, gnocchetti gratinati con crema di zucca, costolette di agnello o un pecorino di Pienza semi stagionato.
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Scheda tecnica
Vitigno | Primitivo |
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Gradazione alcolica | 13.5% |
Formato | 750 ml |
Regione | Puglia |
Annata | 2022 |