Il vitigno è parente stretto del Dolcetto, dal quale si differenzia per il raspo rosso, per il grappolo più piccolo e per la buccia più spessa ma l’Ormeasco regala tannini più dolci e una durata maggiore rispetto al cugino Dolcetto. Può raggiungere la dicitura Superiore se invecchiato per un anno e con gradazione minima naturale di 12,5% vol. Al contrario può essere vinificato parzialmente in bianco, raggiungendo una colorazione rosata come per l’Ormeasco Sciac-trà (in dialetto ligure letteralmente schiaccia e tira). Caratteristiche Colore rosso rubino vivo, con orli violacei da giovane. Al naso vinoso, fragrante e persistente con sentori di ciliegia matura, mora, ribes e violetta. Sapore asciutto, morbido, gradevole, di medio corpo, con vena lievemente amarognola. Varietà delle uve e zona di produzione Viene prodotto con le uve del vitigno Ormeasco raccolte nei vigneti di Ranzo, Armo e Ligassorio. Tipo di allevamento Cordone speronato, alberello. Resa delle uve per ettaro Max 90 q.li Resa in vino Max 70% Gradazione alcolica 12 / 13 %vol. a seconda delle annate. Acidità totale Min 5 g/l Estratto secco Min 19 g/l Abbinamenti gastronomici L’Ormeasco è un vino rosso asciutto adatto ad accompagnare primi piatti come agnolotti al sugo di carne, polenta con salsiccia, coniglio in umido o al vino rosso, piccione ripieno, trippa con fagiolane, stoccafisso in umido, formaggi teneri. Come servirlo e conservarlo Viene servito a una temperatura di 16-17°C in bicchieri a calice con stelo medio. Da il meglio di sé invecchiato due o tre anni. Deve essere conservato in posizione coricata negli scomparti dei vini rossi della cantina, a una temperatura costante tra gli 11 e i 14° C.
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Scheda tecnica
Vitigno | Ormeasco |
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Formato | 750 ml |
Gradazione alcolica | 12.5% |
Regione | Liguria |
Denominazione | Riviera Ligure di Ponente |
Annata | 2022 |
Disciplinare | D.O.C. |