Cassetta legno 6 bt. Terra di Lavoro 2011 - 2012 - 2014 - 2016 - 2017 -2018 - Galardi

315,54 €
Tasse incluse
La potenzialità del terreno vulcanico digradante verso il mare e l’incontro con Riccardo Cotarella, enologo di grande valore particolarmente sensibile al recupero e alla valorizzazione dei vini del Meridione, portarono alla nascita, nel 1994, di un prodotto che suscitò in tutti una incredibile emozione. Con una calibrata miscela di Aglianico e Piedirosso, anche detto “ Pere ‘e Palummo” ottenuta da vigne esposte a Sud Ovest, fra i quattrocento e cinquecento metri sull’incantevole golfo di Gaeta, viene realizzato il “Terra di Lavoro”, un vino di grande struttura, opportunamente invecchiato in piccole botti di rovere.

Descrizione
TERRA DI LAVORO 2011 E’, il 2011, un Terra di Lavoro di “razza”. Figlio di una splendida annata assolata, calda al punto tale da far vendemmiare già a fine settembre. Inverno, primavera e inizio estate molto piovosi, poi metà giugno e metà luglio miti. Piove anche a fine luglio poi più niente. La pioggia mancherà l’intero agosto e settembre. La temperatura sale a metà agosto e si manterrà afoso fino al 25 settembre, determinando, con l’inevitabile calo notturno, un’ottimale escursione termica. La vendemmia si avvia il 28 settembre. L’andamento particolarmente siccitoso ispessisce le bucce e asciuga l’uva, determinando una concentrazione zuccherina che determina una seppur minima anticipazione della vendemmia. Questa condizione climatica ha prodotto un classico e ben riuscito Tera di Lavoro. Le notevoli escursione termiche hanno contribuito determinarne eleganza ed equilibrio. E’ rosso cupo, denso e venato, con espressione giovanile contenuta sull’unghia più estrema. Il profumo è netto, balsamico, incisivo e complesso. Si svela nelle sue varianti durante l’ossigenazione nel bicchiere. Ad ogni approccio è uguale e diverso. Lungo e vivace, non stanca mai la degustazione. Il mirtillo e l’amarena, una lingua d’erba e pepe bianco. E ancora altro nelle varianti, col tempo. L’assaggio regala belle memorie dei luoghi: i boschi, il vulcano, il sole e l’ombra. In bocca ritroviamo l’equilibrio tra i soffici tannini e la giovane acidità sorretta dalla caratteristica sapidità minerale. Finale lungo e armonico tra sensazioni di confettura di prugne e tocchi erbacei e una gradevole sensazione vinosa. Il vino è polposo, rotondo e come sempre di persistenza interminabile. TERRA DI LAVORO 2012 Inverno mite fino a inizi febbraio dove una eccezionale ondata di gelo investe tutta l’Europa e fa nevicare in maniera copiosa anche da noi. Finale d’inverno piuttosto siccitoso ancorché freddo. Marzo caldo, finale da estate. Aprile freddo intenso. Maggio piovoso e fresco. Giugno avvio instabile. il 20 scoppia l’afa. L’estate è calda. Un’annata così complessa sotto il profilo climatico porta a una vendemmia leggermente tardiva per consentire la corretta maturazione delle uve. Si vendemmia in due tappe 8/9/10 ottobre e poi 18/19. Il colore del Terra di Lavoro 2012 è quello di sempre cupo e intenso. Panorama aromatico che va dai frutti di bosco a bacca rossa alle note balsamiche della resina con picchi speziati e una presenza vegetale. Immancabile la nota minerale, spina dorsale del Terra di Lavoro da sempre. Tannini spiccati vista la giovinezza del vino. Persistenza lunga, molto lunga. TERRA DI LAVORO 2014 Come per il 2013 anche il nuovo millesimo 2014 è segnato dalla pioggia. Malgrado l’inverno sia mite nelle temperature non lo è altrettanto nelle precipitazioni che sono insistenti per tutta la stagione non arrendendosi né alla primavera né all’estate. Solo Agosto segnerà una tregua consentendo, al fine, la corretta maturazione delle uve. Si scende in vigna più e più volte per governare uva e vegetazione al fine di sfruttare al meglio l’energia solare disponibile con una paziente cura delle piante. Vendemmiamo, a metà ottobre, con qualche giorno di ritardo sul consueto per ottimizzare la concentrazione zuccherina. TERRA DI LAVORO 2016 Il Terra di Lavoro 2016 è un “Asso”, nel senso tennistico del termine: un colpo vincente. Eppure questo Asso nasce con tutti i numeri contro. Una annata fredda e piovosa che ha creato non poche difficoltà in vigna. Un termine di paragone scomodo e ingombrante come la annata 2015, ricca e opulenta figlia di una stagione climatica calda e favorevole. Quindi una partenza svantaggiata, difficile da affrontare, per chi, come noi, deve comunque presentare il frutto del proprio lavoro, nei momenti migliori e in quelli più difficili. TERRA DI LAVORO 2017 L’aspettato inaspettato. Che l’annata 2017 fosse per Galardi una delle vendemmie più belle della propria storia l’abbiamo già detto a più riprese. Che lo fosse nella sostanza oltre che all’apparenza l’abbiamo espresso con la nascita di un nuovo vino a distanza di oltre vent’anni dal primo. Che ci aspettassimo dal Terra di Lavoro 2017 grandi cose era certamente una legittima pretesa. La ricchezza e la complessità che abbiamo trovato in questo millesimo 2017 sono, in verità, sorprendenti. Diremmo che il colore è quello classico del Terra di Lavoro: rubino, intenso, impenetrabile. Ed è vero. Ma tralasciare le sfumature presenti di prugna, pompeiano, castagna, cremisi, carminio, porpora, sarebbe travisare la reale complessità e profondità del colore. TERRA DI LAVORO 2018 Davvero azzardato associare al Terra di Lavoro 2018 la Terra Di Mezzo di Tolkieniana memoria. Eppure è per quel “mezzo” di Tolkien che non è riduttivo proprio di nulla, perché è lì che si concentra tutta la storia delle azioni della sua opera. Il resto è Oceano. E’ lì, fra due vendemmie ricche e grandiose come la 17 e la 19 che il Terra di Lavoro 2018 concentra tutta la storia… Facendosi largo dopo una stagione che ha regalato solo maltempo e rigori, dopo un attento e scrupoloso lavoro di cura e selezione, le uve raccolte hanno dato frutto ad classico vincente. Già! Il Terra di Lavoro delle annate piovose è diventato un classico. Accomuna queste annate, la 05, la 13, la 14, e poi la 16 la caratteristica della prontezza. Un equilibrio armonico in bottiglia che necessita minor tempo di invecchiamento per esprimere il meglio di sé.
Dettagli del prodotto
Galardi
7579

Scheda tecnica

Gradazione alcolica13.5%
Formato750 ml
RegioneCampania
Annata2011

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