Il nuovo disciplinare del vino d’Abruzzo: un cambio di passo radicale e culturale per la valorizzazione del territorio
- 29 Mar, 2023
- Vino
Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo ha presentato il nuovo disciplinare del vino d’Abruzzo, un cambio di passo radicale e culturale per la valorizzazione del territorio. Il nuovo metodo cambia il paradigma che fino a oggi ha caratterizzato l’immagine del vino regionale, puntando a valorizzare le condizioni pedoclimatiche del territorio. Scopri di più su come il nuovo disciplinare cambia il modo di produrre e promuovere i vini d’Abruzzo.
Che cosa cambia con il nuovo disciplinare del vino d’Abruzzo?
Con il nuovo disciplinare, il Montepulciano d’Abruzzo Doc diventa, a seconda di dove viene prodotto, Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Doc, Colline Pescaresi Montepulciano d’Abruzzo Doc, Terre di Chieti Montepulciano d’Abruzzo Doc e Terre dell’Aquila Montepulciano d’Abruzzo Doc. Lo stesso vale anche per le altre due Doc Trebbiano d’Abruzzo e Cerasuolo d’Abruzzo.
Qual è l’obiettivo del nuovo disciplinare?
L’obiettivo del nuovo disciplinare è quello di valorizzare il territorio e le sue condizioni pedoclimatiche, puntando sulle sottozone di produzione e sulle menzioni Superiori.
Che cosa significa menzione Superiore?
La menzione Superiore indica una versione del vino prodotta secondo un disciplinare molto più restrittivo e caratterizzato.
Conclusione:
Il nuovo disciplinare del vino d’Abruzzo rappresenta un cambio di passo radicale e culturale per la valorizzazione del territorio. Con l’introduzione delle sottozone di produzione e delle menzioni Superiori, il nuovo metodo cambia il paradigma che fino a oggi ha caratterizzato l’immagine del vino regionale. In questo modo, il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo punta a presentare i vini regionali in maniera più appetibile e più caratterizzante, valorizzando il territorio e le sue condizioni pedoclimatiche.