Linfa Syrah Cortona DOC 2019 - Fabrizio Dionisio

Superati i soliti, per me indispensabili, due-tre anni di prove ed esperimenti, abbiamo così deciso di lavorare interamente dentro alcune giare della migliore terracotta dell’Impruneta e di altre parti d’Italia una piccola partita di uva, proveniente dalle stesse parcelle dei nostri vigneti destinate a formare la massa di vino da cui, ogni anno, ricaviamo Il Castagno e il Cuculaia, i nostri vini più complessi ed evoluti. Lì, dopo la raccolta (di solito nell’ultima decade di settembre, alla ricerca della massima, ottimale maturazione delle uve) avviene la fermentazione alcolica, previa diraspatura delle uve ad acino integro (secondo le caratteristiche del millesimo, in piccola parte, anche a grappolo intero), scandita da follature rigorosamente manuali, così come poi la malolattica. E nelle stesse giare il vino macera sulle bucce (che lo proteggono dal rischio ossidativo) per alcuni mesi, fino alla svinatura. Quindi, dopo un breve periodo di omogeneizzazione in botte di cemento, il Linfa viene imbottigliato per affrontare un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia, di circa un anno. Il suo nome, tanto evocativo, nasce dalla casuale, e bella, scoperta di come questo sia l’acronimo dei nomi dei membri della mia famiglia, mia moglie Alessandra, i miei figli Isotta, Lavinia e Niccolò, ed io. Già innamorato di questo ultimo “figlio”, sono convinto che potrà ancora crescere, e bene, forse anche avvalendosi dell’apporto di serbatoi ricavati da ulteriori, diverse materie naturali, antiche, derivate dall’argilla, quindi dalla terra, che si tratti di terracotta, di ceramica, di cocciopesto o di cemento naturale.