Finale secco e leggermente ammandorlato con eccellente equilibrio tra il frutto e la fresca acidità. Vino classico da pesce e paste asciutte.
Nei pascoli alti della Maiella, la montagna madre dAbruzzo, può accadere di imbattersi nei tholos, particolari strutture a pseudocupola realizzate accumulando pietre a secco. Sono ricoveri rurali, legati al mondo pastorale, ma hanno in realtà unorigine nobile e remota. Si trovano infatti esempi di tholos in varie aree del Mediterraneo: dalla civiltà micenea alle tombe etrusche, dagli edifici romani ai nuraghi sardi, fino ai trulli pugliesi, appartenenti anchessi alla stessa categoria di antichissime e spesso sacre costruzioni.
Questo nome così antico, così nobile, così ancestralmente legato alla terra e al genio delluomo, ci è sembrato perfetto per il nostro vino più prestigioso. Uve Montepulciano dAbruzzo accuratamente selezionate generano questo cru complesso e potente, affinato per 18 mesi in barriques nuove e per 12 in bottiglia, di grande struttura, elegante, equilibrato e di lunga persistenza. Il rosso deccellenza nella nostra linea di vini di alto livello, che esprimono già nel nome il loro stretto legame con la terra e le tradizioni dAbruzzo.
Bottiglia da 1.5 litri del nostro rosso più premiato accompagnata da unelegante e vivace custodia in metallo. Ogni famiglia, in Abruzzo, ha il suo tatone. Appellativo confidenziale e affettuoso per il nonno, il tatone rappresenta in realtà una figura fondamentale nella struttura familiare tradizionale, alla quale letà e la maturità conferiscono autorevolezza, prestigio e sapienza.  
Bottiglia da 3 litri del nostro rosso più premiato accompagnata da unelegante e vivace custodia in metallo. Ogni famiglia, in Abruzzo, ha il suo tatone. Appellativo confidenziale e affettuoso per il nonno, il tatone rappresenta in realtà una figura fondamentale nella struttura familiare tradizionale, alla quale letà e la maturità conferiscono autorevolezza, prestigio e sapienza.  
È un vino prodotto con uve appena raccolte. La “vinificazione consiste nella parziale fermentazione che avviene spontanea negli acini intatti dell’uva non pigiata, posta in piccole vasche. E’ compagno ideale di minestre, piatti leggeri, arrosti delicati e salumi fini.
Il Montepulciano d’Abruzzo Riserva di Torre Raone è un vino rosso ricco e fruttato di medio corpo, vinificato solo in acciaio. Emana profumi di frutti di bosco, frutta rossa, fiori e amarene e al palato risulta morbido, caldo, avvolgente e fruttato, dai tannini piacevoli e levigati.
Rosso granato profondo il colore, intenso e consistente al calice. Amarena selvatica, prugne, more e ribes maturi: il naso si apre su nette note fruttate, per poi percepire anche sfumature floreali di violetta, nonché netti rimandi terziari di vaniglia, cioccolato, cannella, pepe e liquirizia. Nuance balsamiche e di erbe officinali completano il quadro olfattivo. Scolpiti al cesello i tannini al palato, caldo e morbido il sorso, di ottima persistenza.
Si sposa benissimo con la carne rossa. Da provare con la tagliata all’aceto balsamico.
Alla degustazione presenta un colore rosso rubino, con riessi violacei. Il profumo presenta note di frutti di bosco e amarena, leggermente speziato. Al gusto si presenta di buona struttura e ben equilibrato. Si accosta bene con i piatti tipici della cucina abruzzese.
Il Montepulciano d’Abruzzo “Vigneto di Sant’Eusanio” è un vino rosso intenso, profondo e concentrato, vinificato solo in acciaio e dotato di un buon potenziale di invecchiamento. Emana sensazioni terragne di sottobosco, muschio, radici, frutti di bosco in confettura e fiori rossi. Il sorso corposo, intenso, molto saporito e dai tannini robusti.
Il Terre di Chieti IGP di Cantine Miglianico Murelle Mellianum nasce da uve di Pecorino, coltivate in vigneti situati sulle colline del comprensorio di Miglianico. La sua vinificazione prevede una pressatura soffice delle uve, una decantazione del mosto in assenza di ossigeno e una fermentazione a temperatura molto bassa.
Colore: Giallo paglierino di media intensità. Olfatto: Intenso e fragrante con bouquet incentrato principalmente sulla frutta a polpa bianca e con accenni di agrumi e frutta secca. Gusto: Al palato si alternano freschezza e sapidità e si ritrovano i sentori agrumati percepiti al naso.
C’era una volta, tanto tempo fa, quando le vigne s’intrecciavano con le leggende e il vino nasceva più da magia che da scienza, un popolo che parlava col vento e con la terra. In una valle nascosta tra le dolci colline della vecchia Champagne, i vignaioli usavano un’arte antica, tramandata a voce sotto il sole cocente e le lune piene. La chiamavano semplicemente “il modo dei nonni”, ma oggi il mondo la conosce come Metodo Ancestrale, o per i francesi, Pétillant Naturel.
C’era una volta, tanto tempo fa, quando le vigne s’intrecciavano con le leggende e il vino nasceva più da magia che da scienza, un popolo che parlava col vento e con la terra. In una valle nascosta tra le dolci colline della vecchia Champagne, i vignaioli usavano un’arte antica, tramandata a voce sotto il sole cocente e le lune piene. La chiamavano semplicemente “il modo dei nonni”, ma oggi il mondo la conosce come Metodo Ancestrale, o per i francesi, Pétillant Naturel.
C’era una volta, tanto tempo fa, quando le vigne s’intrecciavano con le leggende e il vino nasceva più da magia che da scienza, un popolo che parlava col vento e con la terra. In una valle nascosta tra le dolci colline della vecchia Champagne, i vignaioli usavano un’arte antica, tramandata a voce sotto il sole cocente e le lune piene. La chiamavano semplicemente “il modo dei nonni”, ma oggi il mondo la conosce come Metodo Ancestrale, o per i francesi, Pétillant Naturel.
Nicola, emigrante farese a Buenos Aires. È un “asadores de las calles”. Testa bassa sulla brace, capelli bianchi, mani possenti, chiacchiera con chiunque si avvicina al suo bidone, anche solo per un saluto, ma quando ad avvicinarsi è un suo compaesano che in dialetto gli chiede “jè bbòne ssa carne”, con gli occhi pieni di lacrime risponde “ma lu pahese mè se fà angore le Farchie?”.
una tavola sulla Majella dove i briganti si fermavano per riposare. Non era una tavola imbandita a festa, ma una lastra di pietra dura, di pietra della Majella.
C’era una comunità pronta a combattere gli Invasori francesi, mentre il rumore degli zoccoli ciò che segnava l’avanzata stava causando paura tra gli abitanti del villaggio, come loro li sentirono avvicinarsi. Era una sera nel 1799, una di quelle notti in cui solo il il miracolo di un santo potrebbe salvare i borghi abruzzesi riparato lungo la valle del fiume Foro.
una masseria, luogo di sosta per pellegrini e transumanti. Tra questi il pastore Gennarino. Il suo arrivo era sempre anticipato da una nube di polvere. Si sentiva prima il rumore delle campanelle, poi il belato delle pecore. La moglie del mezzadro gli preparava un giaciglio riparato per la notte e l’indomani, per ringraziarla, il pastore lasciava sempre della lana, del latte o del formaggio. L’ultima volta lasciò anche la sua mantella, ancora oggi conservata qualora dovesse ripassare.
Un pittore del verismo abruzzese rimasto incantato dalla sensualità di una donna in fuga da bramosi sguardi di pastori indiscreti. Il suo volto, semicoperto da uno scialle color vinaccia, era illuminato da singolari orecchini lunari.
Per nulla banale e scontato. Ottimo nella beva da solo e in abbinamento.
Esplora l’affascinante Mondo dei Vini Abruzzesi
L’Abruzzo è una regione italiana ricca di tradizioni enologiche, paesaggi mozzafiato e vini di qualità. Questo territorio è un vero e proprio paradiso per gli amanti del vino, che possono assaggiare alcune delle varietà più pregiate del nostro Paese.
Cosa rende unico il vino abruzzese?
I vini abruzzesi sono caratterizzati da una grande varietà di sapori e aromi, a seconda dei vitigni utilizzati per produrli. In generale, si tratta di vini con un profilo aromatico complesso, che combina note di frutta matura, spezie, erbe aromatiche, mineralità e affinamento in legno. La maggior parte dei vini abruzzesi è forte, secco e con un buon potere di invecchiamento, anche se ci sono anche versioni più morbide e più giovani.
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Quali sono i vitigni più diffusi in Abruzzo?
I vitigni principali utilizzati per produrre i vini abruzzesi sono Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, Passerina e Cerasuolo. Il Montepulciano è uno dei vitigni più famosi, e viene utilizzato per produrre vini di grande qualità, con tannini forti e profumi di frutta matura. Il Trebbiano è un altro vitigno popolare in Abruzzo, e viene utilizzato per produrre vini di buona qualità, con sentori di frutta, erbe e spezie. Il Pecorino è un vitigno aromatico e fruttato, usato per produrre vini bianchi leggeri e freschi. La Passerina è un vitigno aromatico, che produce vini bianchi con note di frutta e floreali. Infine, il Cerasuolo è un vitigno rosso, che produce vini con note fruttate e speziate.
Quali sono i vini abruzzesi più famosi?
I vini abruzzesi più famosi sono Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo e Pecorino. Il Montepulciano d’Abruzzo è un vino rosso ricco di tannini, con sentori di frutta matura e spezie. Il Trebbiano d’Abruzzo è un vino bianco leggero e fresco, con note floreali e fruttate. Il Cerasuolo d’Abruzzo è un vino rosato dal profilo aromatico complesso, con sentori di frutta, erbe e spezie. Il Pecorino è un vino bianco aromatico e fruttato, con note di mela, pera e fiori.
Dove si possono acquistare i vini abruzzesi?
I vini abruzzesi possono essere acquistati presso rivenditori specializzati, enoteche, negozi di alimentari, supermercati e molti altri negozi. Inoltre, è possibile acquistare vini abruzzesi anche online, sui siti di alcune cantine e siti di e-commerce specializzati.
Come conservare correttamente i vini abruzzesi?
Per conservare correttamente i vini abruzzesi, è importante mantenerli a una temperatura di circa 12-14°C. Inoltre, è importante che la temperatura rimanga costante, quindi è consigliabile evitare di esporre i vini a fonti di calore diretto o a forti variazioni di temperatura. Infine, i vini abruzzesi devono essere conservati al buio, lontano da fonti di luce diretta.
Come abbinare i vini abruzzesi?
I vini abruzzesi possono essere abbinati a diversi piatti, a seconda della loro tipologia. I Montepulciano d’Abruzzo e i Cerasuolo d’Abruzzo si abbinano bene a piatti a base di carne, come arrosti o stufati. I Trebbiano d’Abruzzo e i Pecorino sono perfetti per accompagnare piatti a base di pesce, come sarde alla griglia o insalate di mare.
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I vini abruzzesi sono vini di grande qualità, con una grande varietà di sapori e aromi. In questo articolo abbiamo esplorato l’affascinante mondo dei vini abruzzesi, rispondendo alle domande più frequenti degli appassionati. Se sei interessato a scoprire di più sui vini abruzzesi, non esitare a visitare le cantine locali o a fare un tour enologico per conoscere meglio questa regione.
