nnata: 2019 Denominazione: Toscana Rosso IGT Vitigni: Syrah Alcol: 14% Formato: 0,75L Abbinamenti: Oca in umida, palamita alla mediterranea.
Rosso granato profondo il colore, intenso e consistente al calice. Amarena selvatica, prugne, more e ribes maturi: il naso si apre su nette note fruttate, per poi percepire anche sfumature floreali di violetta, nonché netti rimandi terziari di vaniglia, cioccolato, cannella, pepe e liquirizia. Nuance balsamiche e di erbe officinali completano il quadro olfattivo. Scolpiti al cesello i tannini al palato, caldo e morbido il sorso, di ottima persistenza.
Si sposa benissimo con la carne rossa. Da provare con la tagliata all’aceto balsamico.
Solenero è una simbologia che descrive una eclissi solare, in questi rari eventi i raggi solari ostruiti dalla presenza della luna, non ci riscaldano più; nelle medesime circostanze il vino rosso, quando lo si serve freddo non ci riscalda più, anzi ci rinfresca.
Di colore rosso intenso con note violacee. Al naso intenso, fruttato con sentori di prugna e di ciliegia matura; speziato di cannella. Al palato persistente, morbido e avvolgente con tannini eleganti e sentori di amarena. Ottimo con carni rosse grigliate, agnello, formaggi stagionati, cioccolato fondente e come vino da meditazione.
Il Montepulciano d’Abruzzo “Vigneto di Sant’Eusanio” è un vino rosso intenso, profondo e concentrato, vinificato solo in acciaio e dotato di un buon potenziale di invecchiamento. Emana sensazioni terragne di sottobosco, muschio, radici, frutti di bosco in confettura e fiori rossi. Il sorso corposo, intenso, molto saporito e dai tannini robusti.
Vendemmia: 2023 Grado Alcolico: 13,0% vol. Colore: rosso rubino intenso. Sapore: beverino, fresco e sapido. Sorso polposo e appagante, con trama tannica molto vellutata.
Perfetto per accompagnare piatti strutturati e saporiti come primi piatti ricchi, carni rosse e formaggi stagionati.
Colore: rosso rubino. Profumo: intenso e complesso con eleganti note fruttate (prugne, more, ribes) insieme ai tipici sentori speziati di cannella e pepe nero. Sapore: caldo morbido giustamente tannico persistente.
Colore: rosa corallo intenso brillante e luminoso anticipa la buona struttura del vino. Profumo: accattivante al naso con note intense di ciliegie fresche melagrana mela rossa fragoline di bosco e lampone arricchite da piacevoli sbuffi minerali. Sapore: succoso e fresco al palato ben strutturato croccante sapido in fondo tanta succosa acidità finale lungo.
Colore: rosso rubino con sfumature granato. Profumo: intenso ed intrigante con evidenti note di ciliegie ed amarene poi cenni balsamici uniti a quelli tipicamente speziati (cannella, pepe nero e chidi di garofano) tabacco e note tostate in fondo. Sapore: al palato è fresco asciutto sapido ed armonico vellutato ed avvolgente dotato di buon corpo morbido ed equilibrato con leggero retrogusto tostato.
Colore: rosso rubino con riflessi violacei. Profumo: piacevoli toni di piccoli frutti rossi e prugna sposano note di pepe nero e cacao viola e humus sottobosco e pietra calda. Sapore: in bocca si presenta secco asciutto fresco e speziato. Corpo pieno tannini succosi e un finale fruttato. Buona persistenza.
Colore: rosso rubino carico. Profumo: naso maturo ed intenso in evidenza profumi di more e prugne mature fichi pepe appena macinato e scorza d'arancia. Sul finire un accenno di affumicato unito a note speziate di tabacco e cuoio ed avvolgenti sentori balsamici. Sapore: armonioso e di grande struttura ricco gusto di frutti scuri e maturi e tannini avvolgenti. Ben equilibrato accarezza il palato con grande pulizia complessità e persistenza.
Colore: Giallo paglierino di media intensità. Olfatto: Intenso e fragrante con bouquet incentrato principalmente sulla frutta a polpa bianca e con accenni di agrumi e frutta secca. Gusto: Al palato si alternano freschezza e sapidità e si ritrovano i sentori agrumati percepiti al naso.
Dalla terra rossa e ricca del Salento, nasce uno dei vini più intensi e identitari della Puglia: lo Zenko Primitivo di Manduria DOP. Prodotto con uve coltivate a Sava, nel cuore della denominazione, questo rosso prende forza dai suoli argillosi e calcarei, che donano struttura e profondità aromatica.
C’era una volta, tanto tempo fa, quando le vigne s’intrecciavano con le leggende e il vino nasceva più da magia che da scienza, un popolo che parlava col vento e con la terra. In una valle nascosta tra le dolci colline della vecchia Champagne, i vignaioli usavano un’arte antica, tramandata a voce sotto il sole cocente e le lune piene. La chiamavano semplicemente “il modo dei nonni”, ma oggi il mondo la conosce come Metodo Ancestrale, o per i francesi, Pétillant Naturel.
C’era una volta, tanto tempo fa, quando le vigne s’intrecciavano con le leggende e il vino nasceva più da magia che da scienza, un popolo che parlava col vento e con la terra. In una valle nascosta tra le dolci colline della vecchia Champagne, i vignaioli usavano un’arte antica, tramandata a voce sotto il sole cocente e le lune piene. La chiamavano semplicemente “il modo dei nonni”, ma oggi il mondo la conosce come Metodo Ancestrale, o per i francesi, Pétillant Naturel.
C’era una volta, tanto tempo fa, quando le vigne s’intrecciavano con le leggende e il vino nasceva più da magia che da scienza, un popolo che parlava col vento e con la terra. In una valle nascosta tra le dolci colline della vecchia Champagne, i vignaioli usavano un’arte antica, tramandata a voce sotto il sole cocente e le lune piene. La chiamavano semplicemente “il modo dei nonni”, ma oggi il mondo la conosce come Metodo Ancestrale, o per i francesi, Pétillant Naturel.
Nicola, emigrante farese a Buenos Aires. È un “asadores de las calles”. Testa bassa sulla brace, capelli bianchi, mani possenti, chiacchiera con chiunque si avvicina al suo bidone, anche solo per un saluto, ma quando ad avvicinarsi è un suo compaesano che in dialetto gli chiede “jè bbòne ssa carne”, con gli occhi pieni di lacrime risponde “ma lu pahese mè se fà angore le Farchie?”.
una tavola sulla Majella dove i briganti si fermavano per riposare. Non era una tavola imbandita a festa, ma una lastra di pietra dura, di pietra della Majella.
C’era una comunità pronta a combattere gli Invasori francesi, mentre il rumore degli zoccoli ciò che segnava l’avanzata stava causando paura tra gli abitanti del villaggio, come loro li sentirono avvicinarsi. Era una sera nel 1799, una di quelle notti in cui solo il il miracolo di un santo potrebbe salvare i borghi abruzzesi riparato lungo la valle del fiume Foro.
Maja, la più bella delle Pleiadi, venuta dalla Frigia per salvare il Gigante, suo figlio, ferito gravemente in battaglia ed inseguito dai nemici. Cercava l’erba miracolosa che nasce sulle pendici della montagna bianca, ma il gelo aveva essiccato ogni stelo, ogni fiore.
È un’antichissima tradizione, una millenaria narrazione, quella che anima le parole e i gesti del musicante, un artista girovago, un cantastorie, cui l’intera comunità, anticamente, affidava la millenaria memoria collettiva. Dagli aedi greci ai menestrelli medievali, dai trovatori provenzali al vero e proprio cantastorie abruzzese il passo è breve.
Un pittore del verismo abruzzese rimasto incantato dalla sensualità di una donna in fuga da bramosi sguardi di pastori indiscreti. Il suo volto, semicoperto da uno scialle color vinaccia, era illuminato da singolari orecchini lunari.
l Rossovaldimonte La Palèrna nasce per raccontare il territorio attraverso uno stile moderno e accattivante. Le uve, selezionate con cura, vengono affinate per 12 mesi in barrique di rovere francese e italiano. Abbinamenti suggeriti: Il Rosso Valdimonte La Palèrna si distingue per la sua versatilità gastronomica. Grazie al suo profilo fresco, speziato e armonico, accompagna con naturalezza sia piatti quotidiani che preparazioni più strutturate. Temperatura di servizio: 16 – 18°C.
Per nulla banale e scontato. Ottimo nella beva da solo e in abbinamento.
Per nulla banale e scontato. Ottimo nella beva da solo e in abbinamento.
Per nulla banale e scontato. Ottimo nella beva da solo e in abbinamento.
Il Chianti Classico di San Giusto a Rentennano è un vino dallo stile energico e tradizionale. Lo spettro olfattivo spazia dalla frutta rossa matura alle spezie piccanti. Il sorso è agile, dinamico ed elegante. Viene affinato per almeno 10 mesi in botti di rovere
Il Chianti Classico di San Giusto a Rentennano è un vino dallo stile energico e tradizionale. Lo spettro olfattivo spazia dalla frutta rossa matura alle spezie piccanti. Il sorso è agile, dinamico ed elegante. Viene affinato per almeno 10 mesi in botti di rovere