Un pittore del verismo abruzzese rimasto incantato dalla sensualità di una donna in fuga da bramosi sguardi di pastori indiscreti. Il suo volto, semicoperto da uno scialle color vinaccia, era illuminato da singolari orecchini lunari.
l Rossovaldimonte La Palèrna nasce per raccontare il territorio attraverso uno stile moderno e accattivante. Le uve, selezionate con cura, vengono affinate per 12 mesi in barrique di rovere francese e italiano. Abbinamenti suggeriti: Il Rosso Valdimonte La Palèrna si distingue per la sua versatilità gastronomica. Grazie al suo profilo fresco, speziato e armonico, accompagna con naturalezza sia piatti quotidiani che preparazioni più strutturate. Temperatura di servizio: 16 – 18°C.
Per nulla banale e scontato. Ottimo nella beva da solo e in abbinamento.
Per nulla banale e scontato. Ottimo nella beva da solo e in abbinamento.
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Il Chianti Classico di San Giusto a Rentennano è un vino dallo stile energico e tradizionale. Lo spettro olfattivo spazia dalla frutta rossa matura alle spezie piccanti. Il sorso è agile, dinamico ed elegante. Viene affinato per almeno 10 mesi in botti di rovere
Il Chianti Classico di San Giusto a Rentennano è un vino dallo stile energico e tradizionale. Lo spettro olfattivo spazia dalla frutta rossa matura alle spezie piccanti. Il sorso è agile, dinamico ed elegante. Viene affinato per almeno 10 mesi in botti di rovere
Fermentazione a temp. costante (20°) per 20 giorni in acciaio inox. Il vino imbottigliato rimane per almeno due mesi in cantina.
Il mostocotto è un prodotto tipico della tradizione casalinga abruzzese. Esso è presente nelle nostre case sin dal tempo degli antichi romani i quali utilizzavano questo liquido denso per addolcire e arricchire il sapore dei cibi oltre che, aggiunto all’acqua, per ottenere una bevanda dissetante ed energetica. Nelle opere degli scrittori latini Apicio, Catone, Columella e del poeta Ovidio, nato a Sulmona, si trovano testimonianze dell’uso del Mostocotto. Attualmente viene utilizzato come ingrediente nell’impasto di vari dolci tradizionali locali. Il mostocotto Praesidium è un succo dolce e denso, ottenuto durante il periodo della vendemmia facendo bollire, a fiamma diretta e moderata per 12-16 ore, il mosto fiore, proveniente al 100% da uve selezionate Montepulciano d’Abruzzo. La lavorazione è lunga e delicata al punto che da 10 litri di mosto se ne ricavano circa 2 di mostocotto Praesidium. Il mostocotto non contiene alcool. Può essere accompagnato a formaggi molto stagionati o ricotta, bollito misto o verdure grigliate. Può essere usato per farcire dolci e macedonia di frutta o, nel modo più tradizionale, come ingrediente nell’impasto di dolci locali abruzzesi. Arricchisce il sapore delle pere al forno
Il Rupicolo profuma di ciliegie secche e di note di salvia e canfora. La consistenza è setosa e rotonda, con frutti rossi e neri maturi che lasciano spazio a un'impressione salata e sapida verso la fine. Un accenno di tannini fini permane nel finale medio-lungo, insieme a succosi frutti di bosco e spezie.
Il Toscana Rosso Aliotto delle Tenute Lunelli nasce in vigneti situati nella Tenuta Podernovo, nel comune di Terricciola, nello straordinario terroir delle colline Pisane.
Di colore rosso rubino impenetrabile. Il naso è giocato su note floreali e di frutta rossa in confettura. Man mano amplia il proprio bouquet con sentori di pepe nero, vaniglia, tabacco e cioccolato fondente. Un vino corposo, robusto, denso e potente. Interminabile. Gradazione alcolica: 14% vol.
Il Passerina è un vitigno autoctono dell’Italia centrale, riscoperto nell’ultimo decennio dai viticoltori più attenti e premurosi del nostro patrimonio varietale. Da questa pianta, tanto rustica e resistente, Cantina Tollo riesce a offrirci un bianco inaspettatamente elegante, con note fruttate e di mandorla, fresco e rilassante; come a confermarci l’antico detto per aspera ad astra.
La tradizione delle rifermentazioni affonda le sue radici nell’antica Roma. I Romani producevano spumanti aggiungendo uva appassita o mosto dolce ai vini già fermentati, innescando una seconda fermentazione che creava le preziose bollicine. Immergendo le anfore in acque fredde riuscivano a ritardare la fermentazione e mantenere il vino frizzante per più tempo. A Pompei è stata scoperta una cantina con un cunicolo attraversato da acqua fredda, nel quale venivano posti i dolium (vasi di terracotta) contenenti il mosto da spumantizzare lentamente.
“La pigiatura veniva effettuata con i piedi nudi nella “trocche”, […]. Da un foro zampillava il mosto fresco nella “tine” e si travasava nella botte. Il mosto della trocche e quello della prima torchiatura si chiamava “mosto fiore” e si conservava separato dal mosto di seconda torchiatura, che dava un vino un po’ più aspro. Questa era la vinificazione in bianco chiamata “lu pistate e messe”. […] Quando non si sentiva più all’orecchio, si doveva travasare per togliere la feccia decantata”. Il cuore della Rondinella a cura di Mariangela Schiazza Edizioni Cannarsa, Vasto, 2012