Fin dal principio l’azienda agricola Broglia ha avuto un occhio di riguardo per l’innovazione in vigneto e in cantina.
Nella produzione del vino la collaborazione è stata da subito proficua con Donato Lanati, membro dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, chiamato anche l’enologo scienziato, per il suo approccio tecnico scientifico alla vinificazione. Importante è stato anche il rapporto con alcune università italiane.
In collaborazione con l’Università di Torino vennero ricercati dei nuovi cloni in vigneto, mentre con l’università di Milano, in particolare con il professor Attilio Scienza, è stato condotto uno studio antesignano in cantina sulla realizzazione di vini bianchi senza l’aggiunta di anidride solforosa. La nuova cantina fu costruita nel 1983 su progetto dell’architetto Luigi Vietti. Nello stesso anno, per esaltare le caratteristiche di mineralità e sapidità del Gavi, si incominciò ad utilizzare esclusivamente vasche in acciaio inossidabile.
Alla fine degli anni Novanta, furono nuovamente incrementati gli spazi per far fronte alle nuove richieste di Gavi sui mercati nazionali ed internazionali.
Oggi la cantina è suddivisa nelle diverse attività nodali della vita dell’azienda agricola: la zona di raccolta, di vinificazione, di affinamento in acciaio e in bottiglia per la produzione dello spumante metodo classico.