La Tartufaia di Giulia Negri è un vino rosso prodotto da uve di Pinot Nero elegante e corposo, affinato per circa 12 mesi in barrique: l’apoteosi del Pinot Nero nelle langhe. Ha un profilo aromatico che a tratti ricorda la borgogna, con eleganti note di frutti rossi, fiori e cuoio. Il sorso è avvolgente, morbido e complesso, di grande carattere e lunga persistenza.
Pinot nero IGP Terre dell'Aquila Affinato 1 anno in botti grandi di rovere ed almeno 21 mesi in bottiglia
Pinot nero IGP Terre dell'Aquila Affinato 1 anno in botti grandi di rovere ed almeno 21 mesi in bottiglia
VINOFOLLIA TERRE DI CHIETI SANGIOVESE IGT BIOLOGICO Sangiovese 100% In tutte le fasi della vinificazione per garantire e tutelare la genuinità e la salubrità del prodotto vengono rispettate le regole previste dai disciplinari per la produzione dei vini biologici.
La storia del Vulcano è costellata da eruzioni che ne hanno plasmato la forma.
Leggendaria quella del 1614, durata ben 10 anni, la più lunga in epoca storica: le vigne che producono questo vino crescono proprio sopra questa colata. Una piccola parcella ospita il Pinot Nero che da secoli viene coltivato in zona, seppur marginalmente.
Il risultato è una versione assolutamente originale della nobile varietà.
La Tartufaia di Giulia Negri è un vino rosso prodotto da uve di Pinot Nero elegante e corposo, affinato per circa 12 mesi in barrique: l’apoteosi del Pinot Nero nelle langhe. Ha un profilo aromatico che a tratti ricorda la borgogna, con eleganti note di frutti rossi, fiori e cuoio. Il sorso è avvolgente, morbido e complesso, di grande carattere e lunga persistenza.
Pinot nero IGP Terre dell'Aquila Affinato 1 anno in botti grandi di rovere ed almeno 21 mesi in bottiglia
Pinot nero IGP Terre dell'Aquila Affinato 1 anno in botti grandi di rovere ed almeno 21 mesi in bottiglia
Un cru di circa 2 ettari, piantato nel 2001 con cloni borgognoni dalla grande finezza. Sul versante opposto rispetto a Pernice, a 400 m s.l.m ed esposto a sud/sud-ovest.
Tra tutti i vitigni a bacca rossa del mondo, il Pinot Nero è considerato il più nobile ed elegante e allo stesso tempo il più difficile da interpretare, quello che pone l'enologo e il consumatore di fronte alla degustazione forse più complessa. Il termine Pinot deriva dal francese e tradotto significa letteralmente “pigna”, nome attribuito per via della forma del grappolo di quest'uva, con acini molto attaccati gli uni gli altri ed una forma allungata, tipica delle pigne.
Lo Chardonnay in Abruzzo riesce ad acquisire forza e robustezza che si armonizzano perfettamente con la sua eleganza creando un vino unico che esprime le caratteristiche peculiari del nostro “terroir”.
Prodotto dal 1990 esclusivamente da uve Pinot Nero è, in un certo senso, “l’alter ego” del Cervaro: insieme rappresentano le due diverse espressioni dell’anima complessa e raffinata del Castello della Sala. I 4 ettari di vigneto da cui è prodotto sono situati ad oltre 400 metri s.l.m. su suoli calcarei ricchi di fossili con sabbie di origine sedimentaria che risalgono al Pliocene.
Prodotto dal 1990 esclusivamente da uve Pinot Nero è, in un certo senso, “l’alter ego” del Cervaro: insieme rappresentano le due diverse espressioni dell’anima complessa e raffinata del Castello della Sala. I 4 ettari di vigneto da cui è prodotto sono situati ad oltre 400 metri s.l.m. su suoli calcarei ricchi di fossili con sabbie di origine sedimentaria che risalgono al Pliocene.
Nel fascino dei luoghi sospesi tra realtà e miraggio, questo Pinot Grigio svela un volto inedito, frutto inaspettato delle terre d'Abruzzo.
Prodotto solo con uve dei propri vigneti coltivate in Alto Adige nel fondovalle e sulla bassa collina. 100% pinot grigio con vinificazione tradizionale in bianco a temperatura controllata attorno ai 18-20°C.
Fermentazione spontanea Senza solfiti aggiunti Non filtrato con fondo Stabilizzazione naturale Vino Senza Solfiti, Biologico, Vegan e Biodinamico certificato Demeter prodotto con il metodo Ancestrale
Autenticità e facilità si tengono per mano nell’amore, ma possono legarsi felicemente in un vino? Qual è la ricetta della grandezza? Adeguarsi alle mode o rifiutarle? Follia è fare quello che fanno gli altri o creare un gusto personale, selezionando vitigni autoctoni? Per il mio modo di essere, sempre inquieto e mai sazio di domande, la risposta è oscillante. Per questo ho deciso di proporre alcune delle mie migliori produzioni all’interno di questa selezione. I vini della Vinosophia riscoprono gli antichi vitigni autoctoni, interpretandoli nel modo più autentico alla ricerca dell’attrazione fatale, della seduzione e del ricordo. I vini della Vinofollia riadattano i grandi vitigni internazionali senza snaturarne l’essenza. Sono folle, sono saggio? Fatevi un’idea gustando le mie vinosofiche ideazioni. Ammiccante perchè in cerca di emozioni. Sorprendente perchè annoiato dalla prevedibilità. Annebbiato dalle tendenze globali. Soddisfatto del mio modo di rendere “nostrano” un vino internazionale. In questo Pinot grigio dai sentori floreali, fortemente minerale, insensatamente agrumato, alberga la lucida follia del mio pensiero.
Un vino bianco elegante e raffinato di un’azienda vinicola di famiglia italiana che opera nel settore della produzione vinicola dalla fine del 17esimo secolo.
UN PINOT GRIGIO BEN EQUILIBRATO E DI BUONA LUNGHEZZA. CORPOSO, FRESCO E FRUTTATO, È IDEALE PER MOLTE TIPOLOGIE DI OCCASIONI - DALL'APERITIVO ALLA CUCINA TRADIZIONALE E ALLA CUCINA SPERIMENTALE - DANDO SEMPRE IL MEGLIO DI SÉ.
La storia del Vulcano è costellata da eruzioni che ne hanno plasmato la forma.
Leggendaria quella del 1614, durata ben 10 anni, la più lunga in epoca storica: le vigne che producono questo vino crescono proprio sopra questa colata. Una piccola parcella ospita il Pinot Nero che da secoli viene coltivato in zona, seppur marginalmente.
Il risultato è una versione assolutamente originale della nobile varietà.
Delicato, fine, gradevolmente fruttato con ricordi di mela e frutti gialli.
Il profumo è intenso e persistente, complesso, dagli aromi fruttati e erbacei, note di vaniglia e noce moscata.
Il Pinot Grigio può vantare un genitore importante: il Pinot Nero. Infatti, da una sua mutazione gemmaria nasce il Pinot Grigio. Questo vitigno viene definito impropriamente uva bianca, ma dallo stesso nome è chiaro che siamo di fronte ad una varietà non a bacca bianca. Il colore dei suoi acini a maturazione è un rosa più o meno carico. Origina vini di colore ramato anche se viene vinificato in bianco, mentre se lavorato a contatto con le bucce assume un colore rosato, molto vicino al rosa occhio di pernice con riflessi buccia di cipolla. Il Pinot Grigio ramato vanta una tradizione ben radicata nota sin dai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia che proprio con il termine “Ramato” indicava nei contratti di compravendita il nome del vino Pinot Grigio. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una progressiva scomparsa di questa interpretazione più classica (ramata) a favore della più “moderna e tecnologica” vinificazione in bianco in cui la leggera presenza di colore viene allontanata attraverso l’azione decolorante del carbone enologico. Basta osservare un grappolo di questo vitigno per capire che l’uva non merita di essere privata del suo “colore” naturale e con esso di parte del suo corredo varietale.
I grappoli interi vengono inviati alla pressa pneumatica ed il mosto viene messo a fermentare con i propri lieviti indigeni a bassa temperatura (12-14°C) in vasche di acciaio inox con le bucce per circa 30 giorni. L'affinamento avviene in vasche di acciaio sulle fecce fini, a seguire in bottiglia. Alla degustazione presenta un colore ramato. Profumo intenso floreale, fruttato da polpa gialla, sentori eterei. Gusto fresco, intenso e sapido. Ottimo da accompagnare ad una cucina di mare, baccalà, primi piatti con salse chiare, carni bianche.
Nel mondo il Pinot Grigio è una varietà di uva molto comune, ma non in Abruzzo. Antonio ha deciso di coltivarla e il risultato è stato eccellente grazie alla perfetta combinazione di tempo e terreno.
Frutta a polpa bianca e sentori floreali accompagnano la piacevole freschezza e sapidità di questo vino. Il finale ricorda la mandorla. Vinificazione: Pressatura soffice a freddo in ambiente inertizzato, decantazione statica del mosto e fermentazione a temperatura controllata.
Alla vista è di color rosa chiaro opalescente, tendente alla buccia di cipolla. Al naso arriva intenso il profumo di pompelmo rosa ed in secondo piano di litchi. Al gusto è fresco, sapido e di corpo.
Pinotto è il rosso dolce della cantina Carboni: un IGT Isola dei Nuraghi Rosso Passito, ottenuto da un atipico vitigno per la Sardegna, tipico del centro Italia dal carattere aromatico, che qualche viticoltore ha iniziato da qualche anno ad impiantare in certe zone del Mandrolisai. Si tratta di un vino prodotto in piccolissime quantità, solo nelle annate ritenute più adatte.
Il Pinot Grigio è’ un vino grasso, minerale, sapido e vivace è caratterizzato da un colore giallo paglierino. Ha profumo molto fruttato ed al gusto si amplifica tutta la potenza del territorio d’origine. Delicato ed etereo dallo spiccato aroma varietale si coniuga armoniosamente con pienezza al gusto che caratterizza tutti i bianchi Perusini per la loro provenienza da appezzamenti in collina con forme di allevamento severe.
Giallo paglierino intenso alla vista, con tenui riflessi che ricordano il rosa antico. All’olfattiva risulta essere ampio ed elegante, contraddistinto da note fruttate, agrumate e leggermente salmastre. Morbido e di corpo il palato, ben bilanciato e di buona persistenza. Minerale la chiusura. Versatile negli accostamenti culinari, è perfetto con le linguine al nero di seppia.
