Rosso granato profondo il colore, intenso e consistente al calice. Amarena selvatica, prugne, more e ribes maturi: il naso si apre su nette note fruttate, per poi percepire anche sfumature floreali di violetta, nonché netti rimandi terziari di vaniglia, cioccolato, cannella, pepe e liquirizia. Nuance balsamiche e di erbe officinali completano il quadro olfattivo. Scolpiti al cesello i tannini al palato, caldo e morbido il sorso, di ottima persistenza.
Si sposa benissimo con la carne rossa. Da provare con la tagliata all’aceto balsamico.
Alla degustazione presenta un colore rosso rubino, con riessi violacei. Il profumo presenta note di frutti di bosco e amarena, leggermente speziato. Al gusto si presenta di buona struttura e ben equilibrato. Si accosta bene con i piatti tipici della cucina abruzzese.
Il Montepulciano d’Abruzzo “Vigneto di Sant’Eusanio” è un vino rosso intenso, profondo e concentrato, vinificato solo in acciaio e dotato di un buon potenziale di invecchiamento. Emana sensazioni terragne di sottobosco, muschio, radici, frutti di bosco in confettura e fiori rossi. Il sorso corposo, intenso, molto saporito e dai tannini robusti.
Il Terre di Chieti IGP di Cantine Miglianico Murelle Mellianum nasce da uve di Pecorino, coltivate in vigneti situati sulle colline del comprensorio di Miglianico. La sua vinificazione prevede una pressatura soffice delle uve, una decantazione del mosto in assenza di ossigeno e una fermentazione a temperatura molto bassa.
Colore: Giallo paglierino di media intensità. Olfatto: Intenso e fragrante con bouquet incentrato principalmente sulla frutta a polpa bianca e con accenni di agrumi e frutta secca. Gusto: Al palato si alternano freschezza e sapidità e si ritrovano i sentori agrumati percepiti al naso.
C’era una volta, tanto tempo fa, quando le vigne s’intrecciavano con le leggende e il vino nasceva più da magia che da scienza, un popolo che parlava col vento e con la terra. In una valle nascosta tra le dolci colline della vecchia Champagne, i vignaioli usavano un’arte antica, tramandata a voce sotto il sole cocente e le lune piene. La chiamavano semplicemente “il modo dei nonni”, ma oggi il mondo la conosce come Metodo Ancestrale, o per i francesi, Pétillant Naturel.
C’era una volta, tanto tempo fa, quando le vigne s’intrecciavano con le leggende e il vino nasceva più da magia che da scienza, un popolo che parlava col vento e con la terra. In una valle nascosta tra le dolci colline della vecchia Champagne, i vignaioli usavano un’arte antica, tramandata a voce sotto il sole cocente e le lune piene. La chiamavano semplicemente “il modo dei nonni”, ma oggi il mondo la conosce come Metodo Ancestrale, o per i francesi, Pétillant Naturel.
C’era una volta, tanto tempo fa, quando le vigne s’intrecciavano con le leggende e il vino nasceva più da magia che da scienza, un popolo che parlava col vento e con la terra. In una valle nascosta tra le dolci colline della vecchia Champagne, i vignaioli usavano un’arte antica, tramandata a voce sotto il sole cocente e le lune piene. La chiamavano semplicemente “il modo dei nonni”, ma oggi il mondo la conosce come Metodo Ancestrale, o per i francesi, Pétillant Naturel.
Nicola, emigrante farese a Buenos Aires. È un “asadores de las calles”. Testa bassa sulla brace, capelli bianchi, mani possenti, chiacchiera con chiunque si avvicina al suo bidone, anche solo per un saluto, ma quando ad avvicinarsi è un suo compaesano che in dialetto gli chiede “jè bbòne ssa carne”, con gli occhi pieni di lacrime risponde “ma lu pahese mè se fà angore le Farchie?”.
una tavola sulla Majella dove i briganti si fermavano per riposare. Non era una tavola imbandita a festa, ma una lastra di pietra dura, di pietra della Majella.
C’era una comunità pronta a combattere gli Invasori francesi, mentre il rumore degli zoccoli ciò che segnava l’avanzata stava causando paura tra gli abitanti del villaggio, come loro li sentirono avvicinarsi. Era una sera nel 1799, una di quelle notti in cui solo il il miracolo di un santo potrebbe salvare i borghi abruzzesi riparato lungo la valle del fiume Foro.
una masseria, luogo di sosta per pellegrini e transumanti. Tra questi il pastore Gennarino. Il suo arrivo era sempre anticipato da una nube di polvere. Si sentiva prima il rumore delle campanelle, poi il belato delle pecore. La moglie del mezzadro gli preparava un giaciglio riparato per la notte e l’indomani, per ringraziarla, il pastore lasciava sempre della lana, del latte o del formaggio. L’ultima volta lasciò anche la sua mantella, ancora oggi conservata qualora dovesse ripassare.
Un pittore del verismo abruzzese rimasto incantato dalla sensualità di una donna in fuga da bramosi sguardi di pastori indiscreti. Il suo volto, semicoperto da uno scialle color vinaccia, era illuminato da singolari orecchini lunari.
Per nulla banale e scontato. Ottimo nella beva da solo e in abbinamento.
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Il mostocotto è un prodotto tipico della tradizione casalinga abruzzese. Esso è presente nelle nostre case sin dal tempo degli antichi romani i quali utilizzavano questo liquido denso per addolcire e arricchire il sapore dei cibi oltre che, aggiunto all’acqua, per ottenere una bevanda dissetante ed energetica. Nelle opere degli scrittori latini Apicio, Catone, Columella e del poeta Ovidio, nato a Sulmona, si trovano testimonianze dell’uso del Mostocotto. Attualmente viene utilizzato come ingrediente nell’impasto di vari dolci tradizionali locali. Il mostocotto Praesidium è un succo dolce e denso, ottenuto durante il periodo della vendemmia facendo bollire, a fiamma diretta e moderata per 12-16 ore, il mosto fiore, proveniente al 100% da uve selezionate Montepulciano d’Abruzzo. La lavorazione è lunga e delicata al punto che da 10 litri di mosto se ne ricavano circa 2 di mostocotto Praesidium. Il mostocotto non contiene alcool. Può essere accompagnato a formaggi molto stagionati o ricotta, bollito misto o verdure grigliate. Può essere usato per farcire dolci e macedonia di frutta o, nel modo più tradizionale, come ingrediente nell’impasto di dolci locali abruzzesi. Arricchisce il sapore delle pere al forno
Di colore rosso rubino impenetrabile. Il naso è giocato su note floreali e di frutta rossa in confettura. Man mano amplia il proprio bouquet con sentori di pepe nero, vaniglia, tabacco e cioccolato fondente. Un vino corposo, robusto, denso e potente. Interminabile. Gradazione alcolica: 14% vol.
Di colore rosso rubino impenetrabile. Il naso è giocato su note floreali e di frutta rossa in confettura. Man mano amplia il proprio bouquet con sentori di pepe nero, vaniglia, tabacco e cioccolato fondente. Un vino corposo, robusto, denso e potente. Interminabile. Gradazione alcolica: 14% vol.
Colpisce per il colore vivido e brillante. Al naso si esprime su note di ciliegia, fragolina selvatica, lampone e sottobosco. Profumi intensi lontani dai normali e convenzionali Cerasuolo. In bocca è espressivo e appagante con un gusto tutto giocato sul frutto. Gradazione alcolica: 13% vol.
Colpisce per il colore vivido e brillante. Al naso si esprime su note di ciliegia, fragolina selvatica, lampone e sottobosco. Profumi intensi lontani dai normali e convenzionali Cerasuolo. In bocca è espressivo e appagante con un gusto tutto giocato sul frutto. Gradazione alcolica: 13% vol.
Colpisce per il colore vivido e brillante. Al naso si esprime su note di ciliegia, fragolina selvatica, lampone e sottobosco. Profumi intensi lontani dai normali e convenzionali Cerasuolo. In bocca è espressivo e appagante con un gusto tutto giocato sul frutto. Gradazione alcolica: 13% vol.
Colpisce per il colore vivido e brillante. Al naso si esprime su note di ciliegia, fragolina selvatica, lampone e sottobosco. Profumi intensi lontani dai normali e convenzionali Cerasuolo. In bocca è espressivo e appagante con un gusto tutto giocato sul frutto. Gradazione alcolica: 13% vol.
Colpisce per il colore vivido e brillante. Al naso si esprime su note di ciliegia, fragolina selvatica, lampone e sottobosco. Profumi intensi lontani dai normali e convenzionali Cerasuolo. In bocca è espressivo e appagante con un gusto tutto giocato sul frutto. Gradazione alcolica: 13% vol.
Di colore giallo paglierino carico. Al naso sprigiona note intense di fiori di acacia, pesca matura, agrume e frutta secca in guscio. Il sorso è fresco, sapido e corposo. Ottima persistenza gusto-olfattiva con un piacevole finale ammandorlato. Gradazione alcolica: 12% vol.
Di colore giallo paglierino carico. Al naso sprigiona note intense di fiori di acacia, pesca matura, agrume e frutta secca in guscio. Il sorso è fresco, sapido e corposo. Ottima persistenza gusto-olfattiva con un piacevole finale ammandorlato. Gradazione alcolica: 12% vol.
Di colore giallo paglierino carico. Al naso sprigiona note intense di fiori di acacia, pesca matura, agrume e frutta secca in guscio. Il sorso è fresco, sapido e corposo. Ottima persistenza gusto-olfattiva con un piacevole finale ammandorlato. Gradazione alcolica: 12% vol.
Di colore giallo paglierino carico. Al naso sprigiona note intense di fiori di acacia, pesca matura, agrume e frutta secca in guscio. Il sorso è fresco, sapido e corposo. Ottima persistenza gusto-olfattiva con un piacevole finale ammandorlato. Gradazione alcolica: 12% vol.
Il Passerina è un vitigno autoctono dell’Italia centrale, riscoperto nell’ultimo decennio dai viticoltori più attenti e premurosi del nostro patrimonio varietale. Da questa pianta, tanto rustica e resistente, Cantina Tollo riesce a offrirci un bianco inaspettatamente elegante, con note fruttate e di mandorla, fresco e rilassante; come a confermarci l’antico detto per aspera ad astra.
Un Montepulciano d’Abruzzo Riserva dagli intensi profumi fruttati, con note di amarena e frutti di bosco. Ventiquattro mesi in botte di rovere e sei in bottiglia per un affinamento che migliora nel tempo.
La tradizione delle rifermentazioni affonda le sue radici nell’antica Roma. I Romani producevano spumanti aggiungendo uva appassita o mosto dolce ai vini già fermentati, innescando una seconda fermentazione che creava le preziose bollicine. Immergendo le anfore in acque fredde riuscivano a ritardare la fermentazione e mantenere il vino frizzante per più tempo. A Pompei è stata scoperta una cantina con un cunicolo attraversato da acqua fredda, nel quale venivano posti i dolium (vasi di terracotta) contenenti il mosto da spumantizzare lentamente.
“La pigiatura veniva effettuata con i piedi nudi nella “trocche”, […]. Da un foro zampillava il mosto fresco nella “tine” e si travasava nella botte. Il mosto della trocche e quello della prima torchiatura si chiamava “mosto fiore” e si conservava separato dal mosto di seconda torchiatura, che dava un vino un po’ più aspro. Questa era la vinificazione in bianco chiamata “lu pistate e messe”. […] Quando non si sentiva più all’orecchio, si doveva travasare per togliere la feccia decantata”. Il cuore della Rondinella a cura di Mariangela Schiazza Edizioni Cannarsa, Vasto, 2012
Lu fermentate: conseguentemente alla diraspatura delle uve gli acini, passati alla pigiatrice, vengono lasciati fermentare (véne avellàte, fermendàte) in un tino per alcuni giorni. Raggiunta la gradazione desiderata (solitamente in torno ai cinque, sei gradi) si procede alla svinatura. Si presume una gradazione di 12 o 13 gradi quando il mosto sarà diventato vino”. La civiltà rurale dell’Alto Vastese nei proverbi, Emilio Di Paolo, Editrice Rivista Abruzzese, 2009
“L’uva raccolta nei cesti viene caricata sulle bestie e portata nel luogo ove essa deve essere pigiata. Si versa a tale uopo a li vùtine e a li tinacce (tini) e quando se ne fa un buon deposito si comincia la pigiatura nella mése (vasca) […]pigiata da lu pistatore[…]. L’uva pigiata è ancora spremuta con la vriscule (torchio). Il mosto è versato nella botte (lu vascelle, la votte) […]. Il mosto per il cotto e l’uva diraspata […] vengono cotti nel callarone (caldaio grande) e per vuotare il caldaioarà si usa lu cuccione…”. Folklore abruzzese – Torino di Sangro, Domenico Priori, pagg. 373-374, Editrice Itinerari Lanciano, 1980
“L’uva raccolta nei cesti viene caricata sulle bestie e portata nel luogo ove essa deve essere pigiata. Si versa a tale uopo a li vùtine e a li tinacce (tini) e quando se ne fa un buon deposito si comincia la pigiatura nella mése (vasca) […]pigiata da lu pistatore[…]. L’uva pigiata è ancora spremuta con la vriscule (torchio). Il mosto è versato nella botte (lu vascelle, la votte) […]. Il mosto per il cotto e l’uva diraspata […] vengono cotti nel callarone (caldaio grande) e per vuotare il caldaioarà si usa lu cuccione…”. Folklore abruzzese – Torino di Sangro, Domenico Priori, pagg. 373-374, Editrice Itinerari Lanciano, 1980
MARCHIO SOTT’A LA CAPANNƏ DENOMINAZIONE Lu Sciampagnone – Vino Spumante Extra Brut Pecorino COLORE Bianco FORMATO 750 ml ℮ CARATTERISTICHE / CERTIFICAZIONI > Vino Spumante Biologico > Biodinamico (Demeter)
Tre Quarti Compreso La ricetta più comune, detta “Tre quarti compreso,” prevede 3/4 di vino bianco e 1/4 di gazzosa Una proporzione che esalta la freschezza della gazzosa senza sovrastare il sapore del vino. Ricetta champagnino biodinamico ¾ compreso: Vino bianco biodinamico di uve Trebbiano 70% – Mosto bianco biodinamico di uve trebbiano – soda limone (acqua, succo di limone, anidride carbonica) biodinamica.
Un vino dalla spiccata freschezza e dal bouquet intenso, con un sentore citrico nel quale si ritrova una gradevole mineralità. Emergono pompelmo bianco e fiori di acacia e zagara.
Le nouances vivaci del rosso accontano agli occhi questo vino, che si presenta con sentori di frutta rossa matura.
È ottenuto dal montepulciano dei vigneti di Tocco da Casauria.Le uve, dopo essere state diraspate e pigiate, fermentano senza aggiunta di lieviti selezionati in fusti d’acciaio…
Le uve montepulciano con cui si produce il Tauma provengono dai vigneti di Tocco da Casauria, allevati ad alberello, e dall’altro vigneto di Silvi Marina, coltivato a cordone speronato. Il Cerasuolo…
Rosso austero e ampio, l’Harimann è la punta di diamante dell’azienda Pasetti. Estremizzazione del Montepulciano d’Abruzzo, questo vino regala sensazioni uniche a chi lo degusta. Perfetto anche da solo, come vino da meditazione.
Rosso austero e ampio, l’Harimann è la punta di diamante dell’azienda Pasetti. Estremizzazione del Montepulciano d’Abruzzo, questo vino regala sensazioni uniche a chi lo degusta. Perfetto anche da solo, come vino da meditazione.
Rosso austero e ampio, l’Harimann è la punta di diamante dell’azienda Pasetti. Estremizzazione del Montepulciano d’Abruzzo, questo vino regala sensazioni uniche a chi lo degusta. Perfetto anche da solo, come vino da meditazione.
Rosso austero e ampio, l’Harimann è la punta di diamante dell’azienda Pasetti. Estremizzazione del Montepulciano d’Abruzzo, questo vino regala sensazioni uniche a chi lo degusta. Perfetto anche da solo, come vino da meditazione.
Vino Rosato Spumante dell’Azienda Agricola Cirelli, rifermentato in autoclave, da uve Montepulciano. Un vino dalla leggera torbidità, vivace, vinoso e fruttato, freschissimo al palato, dove sprigiona anche una gran sapidità. Un vino di grande piacevolezza, divertente da gustare, per tutti i giorni ed un pò “anarchico”. Creandolo, infatti, Francesco Cirelli ha detto: “Volevo portare un pò di anarchia ogni giorno”.
Di colore giallo paglierino, al naso esprime sentori di frutta gialla e note floreali mentre in bocca è fresco, sapido ed armonico. Affina in anfora per circa 12 mesi. Ottimo in abbinamento a formaggi ed a primi piatti di pesce.
Il Cerasuolo ammalia appena versato nel calice, sfoggiando una veste rosa intensa di grande vivacità. Il naso è pimpante e freschissimo, e declina in successione note di fragolina di bosco, ribes e tracce speziate di pepe bianco. La giovialità del naso, lascia presagire un liquido succoso e spensierato, impressione che trova conferma nell’assaggio. Il sorso è trainato da freschezza e sapidità, ed è dotato di una beva irresistibile, che ne suggerisce sia il consumo durante un aperitivo, sia l’impiego sulla tavola quotidiana, in virtù di una duttilità gastronomica pressoché illimitata. Rosato imbattibile per qualità-prezzo.
nstancabile vulcano di idee, Francesco Cirelli continua a regalare emozioni nel mondo del vino abruzzese: il suo Bianco Frizzante, figlio del progetto ‘La Collina Biologica’ è qui per dimostrarlo! Si tratta di un progetto ampio di rinascita agricola, che coinvolge molti giovani, invitandoli a sperimentare il rapporto con la natura e i suoi frutti, dai legumi alle antiche varietà di grani, da cui ricavare pasta e farina, per passare all’allevamento di razze di galline locali. Poi c’è lui, soprattutto lui, il vino. 100% Trebbiano, spumantizzato secondo il Metodo Charmat, questo bianco è di facile lettura e comprensibile beva, un vino adatto a tutti.
Davvero difficile non notarlo, con quell’etichetta che riproduce la bandiera dei pirati, a vestire un incantevole liquido color ciliegia, ma quello che c’è dentro è ancor più stupefacente, insolito e curioso: un Montepulciano rifermentato in autoclave, secondo il Metodo Charmat. Figlio del progetto ‘La Collina Biologica’, dell’eclettico e vulcanico Francesco Cirelli, Wines of Anarchy è un vino pensato per essere divertente e, come dice l’uomo che lo ha creato, per ‘portare un pò di anarchia ogni giorno’. Se vi piace uscire dagli schemi, assaggiatelo: non resterete delusi!
Le uve vengono vendemmiate a mano e diraspate, macerano per un mese in acciaio, senza follature e con alcuni rimontaggi; successivamente vengono separate dal mosto e pressate in maniera soffice. Dopo il travaso nuova sosta in acciaio sulle fecce fini per quattro mesi. Imbottigliato senza filtrazioni nè chiarifiche.
Il Trebbiano d’Abruzzo “Anfora” di Cirelli è un vino bianco morbido e intenso, vinificato con breve macerazione in anfore di terracotta, dove rimane in affinamento per circa 12 mesi. Un bouquet ricco di agrumi, frutta gialla ed erbe aromatiche anima un sorso sapido e vellutato, di ottimo equilibrio e notevole persistenza.
Aspetto: rosso rubino molto profondo. Naso: Molto intenso, complesso ed elegante. Prevalenza di frutta nera, amarena, mora e prugna con sottofondo di viola,
Uve: Pecorino. Zona di produzione: Provincia di Chieti. Vendemmia: Tra fine agosto e inizio di settembre. Vinificazione: Pigiadiraspatura delle uve, criomacerazione e pressatura soffice del pigiato ,fermentazione a temperatura controllata e affinamento sui lieviti in serbatoio di acciaio inox. Colore: Giallo paglierino tenue con lievi riflessi verdolini. Bouquet: Fresco e fruttato con note di pesca, agrumi e sentori tropicali, finale di erbette aromatiche ed eleganti sentori floreali. Sapore: Pieno, di buona struttura e di lunga persistenza, con acidità perfettamente bilanciata. Abbinamenti: Crudo di pesce e crostacei,molluschi e piatti di pesce in generale; ottimo anche con formaggi freschi o a pasta filata.
Ottenuto con la particolare tecnica di affinamento sui lieviti alla quale vengono sottoposte le partite migliori dell’annata. Le peculiarità aromatiche legate a tale tecnica, che a volte, durante la maturazione in legno, si manifestano in modo abbastanza inusuale per un Montepulciano, ci hanno ricordato il nome di questo scherzoso folletto della tradizione abruzzese, che immaginiamo nascosto tra le nostre barrique a giocare con il vino in esse contenuto.
Ottenuto con la particolare tecnica di affinamento sui lieviti alla quale vengono sottoposte le partite migliori dell’annata. Le peculiarità aromatiche legate a tale tecnica, che a volte, durante la maturazione in legno, si manifestano in modo abbastanza inusuale per un Montepulciano, ci hanno ricordato il nome di questo scherzoso folletto della tradizione abruzzese, che immaginiamo nascosto tra le nostre barrique a giocare con il vino in esse contenuto.
Colore dorato con brillanti riflessi ambrati; bouquet intenso con note di albicocca e scorza di arancia; retrogusto con spiccata persistenza di miele
Nel calice un ammaliante giallo carico che vira verso il dorato. Il naso è un tripudio assoluto di fiori bianchi, tra cui emerge la ginestra, caffè e frutta a polpa bianca. Si esprime gradualmente rivelando sempre nuove sfaccettature. Il sorso è folgorante, polposo, fresco e la sapidità ti coinvolge in un abbraccio unico ed avvolgente. Si lascia ricordare a lungo per la sua personalità morbida, calda e complessa, in grado di evocare tante varietà di spezie e di frutti maturi.
Dal colore rosso intenso con riflessi violacei , un bouquet elegante in cui sentori di amarena e frutti di bosco si coniugano a note di pepe nero, cacao e aromi balsamici. Il sapore è corposo e vellutato, equilibrato e bilanciato. Si consiglia l’abbinamento con sapori audaci come cosce d'anatra confit o il tartufo nero. Servire a 16/18°C.
Qui ed ora: sapere vivere a pieno il momento è qualcosa di importante e complicato. Ci sono momenti in cui è importante dedicarsi del tempo, volersi bene, concedersi un momento introspettivo o semplicemente regalarsi un attimo di puro piacere personale. Attimi intensi perfettamente accompagnati da un calice della nostra Passerina.
Superare l’idea del “grande classico”, così tanto uguale a sé stesso da diventare banale. Andare oltre il pregiudizio, legato all’idea di un vino tanto storico da apparire scontato. Essere in grado di mostrare nuovi dettagli e sfumature sensoriali. Chi è pronto a lasciarsi sorprendere può ritrovare tutto questo e molto di più nel nostro Trebbiano.
Dal colore rosso intenso con riflessi violacei , un bouquet elegante in cui sentori di amarena e frutti di bosco si coniugano a note di pepe nero, cacao e aromi balsamici. Il sapore è corposo e vellutato, equilibrato e bilanciato. Si consiglia l’abbinamento con sapori audaci come cosce d'anatra confit o il tartufo nero. Servire a 16/18°C.
Oltre 16 mesi di fermentazione. Chiaro, gusto sapido con una sensazione olfattiva finale decisamente floreale e di lunga persistenza. Si abbina a tutti i piatti a base di pesce.
Sapore fresco delicato e piacevolmente agrumato. Si abbina con tutti i piatti a base di pesce, primi leggeri, carni bianche e formaggi sia a pasta fresca che lievemente stagionati (4-12 mesi) e sushi. Eccellente come aperitivo, può essere gustato in qualsiasi momento della giornata.
Sapore corposo con morbida tannicità, con finale persistente. Si abbina con primi piatti a base di sughi ricchi, carne arrosto, selvaggina, salumi, formaggi stagionati.
Si presenta limpido di colore cerasuolo che rimanda al rubino delluva Montepulciano dAbruzzo da cui e? nato. Al naso attacca intenso con ricco cesto di frutti rossi piccoli in prevalenza la visciola matura, in accordo con piccoli petali di ori rossi. Chiude lolfatto su una leggera speziatura di spezie dolci. In bocca entra secco, deciso, austero, a centro bocca esplode la freschezza e la ricchezza di sali minerali in particolare evidenza. Intenso e persistente per via retro nasale.
Sentori oreali di ginestra, con note fruttate di agrumi, albicocca e melone in armonia con la componente aromatica dei lieviti depositati. Buona intensita? olfattiva. Buon corpo sostenuto dallalcolicita? e dalla mineralita?. Acidita? gradevole, mascherata dal grado alcolico. Buona persistenza in bocca con note delicate di albicocca matura e fondo piacevole di mandorla amara. Il tutto in buona armonia.
Sentori oreali di ginestra, con note fruttate di agrumi, albicocca e melone in armonia con la componente aromatica dei lieviti depositati. Buona intensita? olfattiva. Buon corpo sostenuto dallalcolicita? e dalla mineralita?. Acidita? gradevole, mascherata dal grado alcolico. Buona persistenza in bocca con note delicate di albicocca matura e fondo piacevole di mandorla amara. Il tutto in buona armonia.
Limpido, di colore rubino impenetrabile, ha ancora note violacee purpuree segno di grande gioventu?, molto concentrato, con ricca espressione glicerica. Olfatto intenso, di frutti rossi maturi, soprattutto di sottobosco, che raggiunge lhumus e il chiude sulla radice di liquirizia tipicamente abruzzese. Ferma e austera morbidezza su unintelaiatura tannica importante e ancora vibrante. La freschezza degli acidi e la sapidita? minerale danno equilibrio ad un corpo caldo e morbido. Finale intenso lungamente persistente con il ritorno di tutte le sensazioni fruttate percepite allolfatto. Vino gia? in espressione armonica con la capacita? di maturare ancora lungamente.
L’Apice di Amerighi è un Syrah intenso e complesso, nato da un vigneto molto vocato a Cortona, affinato per 24 mesi in cemento e tonneau e per oltre 2 anni e mezzo in bottiglia. Il bouquet è elegante e profondo, con note di frutti di bosco, amarene in confettura ed erbe balsamiche. Il gusto è potente, fruttato, speziato e molto persistente.
Montepulciano d’Abruzzo DOC della cantina Pietrantonj è una celebrazione dell’autenticità e della tradizione enologica abruzzese. Questo vino rosso, prodotto con uve Montepulciano attentamente selezionate, incarna il carattere distintivo del terroir di questa regione.
Tipologia: Rosso doc - Uve: Montepulciano 100% - Affinamento: Il 20% della massa in barriques per 16 mesi, la restante parte in serbatoi di acciaio e poi per 6 mesi in bottiglia - Gr. 14%
Uve: Montepulciano 100% - Affinamento: In serbatoi di acciaio inox, successivamente per 12 mesi in barriques e poi per 12 mesi in bottiglia - Gr. 15%
Il vino Testarossa Cerasuolo d’Abruzzo Superiore DOP sottozona Terre Aquilane è ottenuto al 100% dal vitigno Montepulciano d’Abruzzo, coltivato nei vigneti situati nel Comune di Capestrano, a un’altitudine di 450 metri s.l.m. all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Colore: giallo paglierino Bouquet: profumo di fiori bianchi e frutta Gusto: fresco e persistente Temperatura di servizio: 10-12° C Abbinamenti: particolarmente indicato con piatti di pesce e carni bianche Raccolta: manuale
rosso profondo quasi nero e piuttosto denso nel versarlo. intenso e profondo anche al naso. Legno invecchiato tabacco e pelle su un'amarena matura.
Al naso si apre con sentori di frutta rossa, ciliegia, prugna e amarena, seguiti da leggeri ricordi speziati e di sottobosco.
Descrizione Abbì Origini: il Montepulciano d'Abruzzo che ti conquista con la sua semplicità Il Montepulciano d'Abruzzo DOC Abbì Origini è un vino rosso autentico che incarna lo spirito genuino dell'Abruzzo. Prodotto con uve Montepulciano coltivate nelle colline della provincia di Chieti, questo vino nasce da una vinificazione tradizionale e un affinamento in acciaio, che preserva la freschezza e la vitalità del frutto.
Cesarini Mascoli è un’azienda giovane e intraprendente che si trova ai piedi del Gran Sasso da dove gode di particolari condizioni climatiche che permettono di produrre vini di grande personalità ed espressività aromatica. Come il Montepulciano d’Abruzzo, vino della tradizione abbruzzese qui proposto in una versione tradizionale e sincera.
Abbinamenti Primi piatti saporiti, arrosti, insaccati e formaggi semi stagionati Gradazione alcolica 13% Colore Rosso vivo e brillante con sfumature violacee Odore Piccola frutta rossa, viola e liquirizia Sapore Pieno, di buona struttura con tannini morbidi e ben integrati Temperatura di servizio 18°C
La Cococciola nota anche come cacciola o cacciuola. è un vitigno antico abruzzese da poco riscoperto, valorizzato e vinificato in purezza. Matura nella seconda decade di settembre. Il grappolo è di media taglia, semi spargolo, l'acino è grosso," sferico, giallo ambrato se esposto al sole, buccia robusta.
L'uva Passerina è coltivata su sabbia e suolo fresco, per lo più calcareo. E fornisce al vino bianco un aroma fresco con particolari note di frutta e fiori: pesca, albicocca, glicine e tiglio.
Vitigno riscoperto da qualche anno, diffuso in tutta la regione Abruzzo. Il nome “pecorino” è dato dalla forma a muso di pecora del grappolo e dal fatto che quando i pastori transitavano durante la transumanza, le pecore si fermavano a brucare le foglie di questo vitigno.
l Chardonnay Terre di Chieti è un vino bianco secco, caratterizzato da un colore giallo paglierino brillante. Al naso, offre un bouquet complesso di frutta tropicale, come ananas e mango, accompagnato da note di agrumi e fiori bianchi.
Mastro Montepulciano d’Abruzzo DOC di Cantine Maligni è ottenuto da uve di Montepulciano coltivato su terreni argillosi a medio impasto, nel comune di Chieti in un impianto con 1600 viti per ettaro. Viene vinificato con diraspatura, pigiatura delle uve e macerazione con le bucce per 15 giorni. Dopo la svinatura viene affinato in acciaio per 12 mesi.
Giallo paglierino con riflessi dorati. Note intense di erbe officinali e balsamiche. Al palato si presenta morbido, pieno con retrogusto persistente.
"Amorino" di Castorani è un Montepulciano d'Abruzzo dai colori scuri e di aromatica impronta olfattiva. Affinato in tonneau per un anno, è caratterizzato da profumi di frutta rossa molto matura e confettura di prugne con sfumature di cioccolato, liquirizia, cumino ed eucalipto. Morbido, potente e corposo in bocca, con tannino vellutato e ricca estrazione gustativa
Colore rosa intenso. Al naso dominano intensi profumi di frutta rossa, distinte le note di marasche e frutta esotica; seguono poi sentori di mandorla matura. Al palato è morbido e di buona freschezza. Finale lungo.
Colore rosso rubino intenso, con lievi sfumature violacee; l’odore è vinoso, tenue, gradevole, il sapore asciutto, morbido e sapido, leggermente tannico.
Il colore è giallo paglierino con note verdognole, il profumo fruttato con note agrumate, persistente. Buona struttura, ottima freschezza, sapore pieno e intenso. Ottimo come aperitivo, accompagna tutti i piatti a base di pesce rivelando una predilezione per i crostacei e i frutti di mare anche crudi. Con le carni bianche e i formaggi non stagionati è il perfetto abbinamento.
Giallo paglierino con riflessi verdolini, ha un profumo intenso, fruttato, con sottili note floreali. Finale secco e leggermente ammandorlato con eccellente equilibrio tra il frutto e la fresca acidità. Vino classico da pesce e paste asciutte. Eccelle con tutta la cucina a base di pesce, ma si accompagna bene anche con pietanze delicate a base di carne. Ottimo con gli antipasti e come aperitivo.
Realizzato da uve Montepulciano provenienti da un unico vigneto di 30 anni, raccolte alla fine di ottobre con un rendimento di circa 60 quintali per ettaro. Fermenta spontaneamente in acciaio, con l’aiuto del pied de cuve, dove macera per circa 30 giorni. Viene affinato in grandi botti (20hl) e tonneau per 14 mesi.
In vigna solo rame e zolfo ed in cantina solo fermentazioni spontanee e l’esclusione di qualsiasi additivo, compresa l’anidride solforosa: nasce così PLENUS, linea di vini da vendemmia notturna, senza filtrazioni nè stabilizzazioni. Vini di pienezza, intensi e veri. E SENZANIENTE, linea di vini che fanno della imediatezza e spontaneità il proprio tratto principale, da bere senza pensieri..
Pinot nero IGP Terre dell'Aquila Affinato 1 anno in botti grandi di rovere ed almeno 21 mesi in bottiglia
Chardonnay IGP Terre dell'Aquila affinato in bottiglia almeno 15 mesi
Pinot nero IGP Terre dell'Aquila Affinato 1 anno in botti grandi di rovere ed almeno 21 mesi in bottiglia
Riesling renano IGP Terre dell'Aquila Affinato in bottiglia da almeno 26 mesi
Traminer aromatico IGP Terre dell'Aquila Macerato 120 ore sulle bucce e affinato in bottiglia per 27 mesi
Montepulciano d’Abruzzo D.O.C. Affinato in barrique/Aged in barrique
Abbiamo abolito sostanze quali Albumina (proveniente dalle uova) e Caseina (dal latte) che sono comunemente impiegate per i processi di chiarifica dei vini .
Brinda con Sensuale: il vino che celebra l’amore, la bellezza e la vita.
Montepulciano d’Abruzzo DOC biologico prodotto interamente con uve provenienti da vitigno Montepulciano, bottiglia da 75 cl
Le uve presentano una forte carica antocianica, una buona acidità e un buon titolo zuccherino. Il vitigno ha questo nome perchè i commercianti di lana toscani ne riconobbero una somiglianza con le loro uve e pensarono fosse una mutazione del Sangiovese.
La varietà Montepulciano coltivata in Abruzzo è, a nostro parere, di chiara origine greco/balcanica per le proprie caratteristiche morfologiche complessive. Crediamo pertanto che si sia diffuso in epoca remota, forse pre-romana, avendo trovato la sua culla nella Valle Peligna, fra le località di Raiano e Sulmona, che la storia vuole essere stata colonizzata dai Peligni provenienti forse dall’Asia Minore o dall’Illiria, intorno al XII secolo a.C.
La varietà Montepulciano coltivata in Abruzzo è, a nostro parere, di chiara origine greco/balcanica per le proprie caratteristiche morfologiche complessive. Crediamo pertanto che si sia diffuso in epoca remota, forse pre-romana, avendo trovato la sua culla nella Valle Peligna, fra le località di Raiano e Sulmona, che la storia vuole essere stata colonizzata dai Peligni provenienti forse dall’Asia Minore o dall’Illiria, intorno al XII secolo a.C.
Il Montepulciano d'Abruzzo è un vino potente, longevo ed espressivo, tra i più famosi e significativi di tutto il Centro Italia
Il Montepulciano d'Abruzzo è un vino potente, longevo ed espressivo, tra i più famosi e significativi di tutto il Centro Italia
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Il Montepulciano d'Abruzzo è un vino potente, longevo ed espressivo, tra i più famosi e significativi di tutto il Centro Italia
Esplora l’affascinante Mondo dei Vini Abruzzesi
L’Abruzzo è una regione italiana ricca di tradizioni enologiche, paesaggi mozzafiato e vini di qualità. Questo territorio è un vero e proprio paradiso per gli amanti del vino, che possono assaggiare alcune delle varietà più pregiate del nostro Paese.
Cosa rende unico il vino abruzzese?
I vini abruzzesi sono caratterizzati da una grande varietà di sapori e aromi, a seconda dei vitigni utilizzati per produrli. In generale, si tratta di vini con un profilo aromatico complesso, che combina note di frutta matura, spezie, erbe aromatiche, mineralità e affinamento in legno. La maggior parte dei vini abruzzesi è forte, secco e con un buon potere di invecchiamento, anche se ci sono anche versioni più morbide e più giovani.
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Quali sono i vitigni più diffusi in Abruzzo?
I vitigni principali utilizzati per produrre i vini abruzzesi sono Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, Passerina e Cerasuolo. Il Montepulciano è uno dei vitigni più famosi, e viene utilizzato per produrre vini di grande qualità, con tannini forti e profumi di frutta matura. Il Trebbiano è un altro vitigno popolare in Abruzzo, e viene utilizzato per produrre vini di buona qualità, con sentori di frutta, erbe e spezie. Il Pecorino è un vitigno aromatico e fruttato, usato per produrre vini bianchi leggeri e freschi. La Passerina è un vitigno aromatico, che produce vini bianchi con note di frutta e floreali. Infine, il Cerasuolo è un vitigno rosso, che produce vini con note fruttate e speziate.
Quali sono i vini abruzzesi più famosi?
I vini abruzzesi più famosi sono Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo e Pecorino. Il Montepulciano d’Abruzzo è un vino rosso ricco di tannini, con sentori di frutta matura e spezie. Il Trebbiano d’Abruzzo è un vino bianco leggero e fresco, con note floreali e fruttate. Il Cerasuolo d’Abruzzo è un vino rosato dal profilo aromatico complesso, con sentori di frutta, erbe e spezie. Il Pecorino è un vino bianco aromatico e fruttato, con note di mela, pera e fiori.
Dove si possono acquistare i vini abruzzesi?
I vini abruzzesi possono essere acquistati presso rivenditori specializzati, enoteche, negozi di alimentari, supermercati e molti altri negozi. Inoltre, è possibile acquistare vini abruzzesi anche online, sui siti di alcune cantine e siti di e-commerce specializzati.
Come conservare correttamente i vini abruzzesi?
Per conservare correttamente i vini abruzzesi, è importante mantenerli a una temperatura di circa 12-14°C. Inoltre, è importante che la temperatura rimanga costante, quindi è consigliabile evitare di esporre i vini a fonti di calore diretto o a forti variazioni di temperatura. Infine, i vini abruzzesi devono essere conservati al buio, lontano da fonti di luce diretta.
Come abbinare i vini abruzzesi?
I vini abruzzesi possono essere abbinati a diversi piatti, a seconda della loro tipologia. I Montepulciano d’Abruzzo e i Cerasuolo d’Abruzzo si abbinano bene a piatti a base di carne, come arrosti o stufati. I Trebbiano d’Abruzzo e i Pecorino sono perfetti per accompagnare piatti a base di pesce, come sarde alla griglia o insalate di mare.
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I vini abruzzesi sono vini di grande qualità, con una grande varietà di sapori e aromi. In questo articolo abbiamo esplorato l’affascinante mondo dei vini abruzzesi, rispondendo alle domande più frequenti degli appassionati. Se sei interessato a scoprire di più sui vini abruzzesi, non esitare a visitare le cantine locali o a fare un tour enologico per conoscere meglio questa regione.