Prodotto esclusivamente nelle migliori annate con uve raccolte nell'omonimo vigneto, uno dei più vecchi e meglio esposti della tenuta collinare di San Castrese alle falde del vulcano spento di Roccamonfina. Il colore rosso cupo e profondo, il profumo intenso e persistente di frutti di bosco rossi e neri, pepe, cioccolato, caffè, liquirizia e vaniglia ed il gusto asciutto e caldo descrivono un vino complesso, elegante e potente.
Vino storico già apprezzato dagli antichi romani, prodotto con antiche uve autoctone dei vigneti collinari della tenuta di San Castrese alle falde del vulcano spento di Roccamonfina. Di colore rosso cupo e fitto con inconfondibile profumo di prugne, frutti di bosco, vaniglia e cacao accompagnati da forti note di liquirizia e tabacco e delicati sentori di fichi secchi. Il gusto è pieno, strutturato ed elegante.
Prodotto solo nelle migliori annate con uve raccolte nell'omonimo vigneto, uno dei più vecchi e meglio esposti della località di San Castrese alle falde del vulcano spento di Roccamonfina. Colore giallo paglierino intenso dai riflessi dorati, profumo caratteristico di fiori di limone, mela, banana, ananas, eucalipto e aghi di pino. Sapidità e mineralità fanno a gara per dare il loro contributo olfattivo. Di sapore pieno, vellutato e persistente, è senza dubbio un vino elegante e di carattere da provare oltre che sulla tipica cucina di mare anche in piatti più strutturati.
Dal colore rosa chiaro, con perlage fine, si apre in degustazione con intensi profumi di fragoline di bosco, cassis, mela, pompelmo, melograno, glicine e violetta. Al palato è fresco e di buono spessore con finale avvolgente e setoso. Di grande versatilità negli abbinamenti, perfetto come aperitivo e ottimo come soluzione in accompagnamento ai più svariati pasti che spaziano dal pesce, agli arrosti, ai formaggi freschi ed alle verdure.
Il colore giallo paglierino con riflessi dorati e un perlage fine ed elegante grazie alla lunga permanenza sui lieviti. Si apre in degustazione con profumi delicati di frutta matura intrecciata a sentori di lieviti e di crosta di pane. Al gusto si presenta fresco, elegante ed armonioso, con finale acidulo ed intense note fruttate cui si accostano piacevoli sensazioni ammandorlate. Ideale come aperitivo, può essere accompagnato perfettamente a zuppe e risotti. Si sposa con la cucina mediterranea a base di pesce oppure come accompagnamento per mozzarella di bufala, verdure, legumi e carni bianche.
La terra degli antichi sanniti favorisce la vite. Un popolo di vignaioli, uniti da un patto di solidarietà, ha cercato il dialogo con il sapere scientifico, per difendere un’identità conquistando l’eccellenza
L’etichetta di questa Falanghina della cantina La Guardiense, appartenente alla linea Cru, viene vinificata a partire con le uve selezionate attentamente di Falanghina pura al 100%. La provenienza è quella classica del Sannio Beneventano nel cuore vocato della Campania orientale. La vendemmia come da tradizione aziendale si svolge nella seconda metà di settembre e prevede la vinificazione con crio – macerazione a temperatura controllata di 8° C in riduzione con seguente pressatura soffice in acciaio inox, per 20 giorni, fermentazione a temperatura controllata e costante 13 °C.
La potenzialità del terreno vulcanico digradante verso il mare e l’incontro con Riccardo Cotarella, enologo di grande valore particolarmente sensibile al recupero e alla valorizzazione dei vini del Meridione, portarono alla nascita, nel 1994, di un prodotto che suscitò in tutti una incredibile emozione.Con una calibrata miscela di Aglianico e Piedirosso, anche detto “ Pere ‘e Palummo” ottenuta da vigne esposte a Sud Ovest, fra i quattrocento e cinquecento metri sull’incantevole golfo di Gaeta, viene realizzato il “Terra di Lavoro”, un vino di grande struttura, opportunamente invecchiato in piccole botti di rovere.
La potenzialità del terreno vulcanico digradante verso il mare e l’incontro con Riccardo Cotarella, enologo di grande valore particolarmente sensibile al recupero e alla valorizzazione dei vini del Meridione, portarono alla nascita, nel 1994, di un prodotto che suscitò in tutti una incredibile emozione.Con una calibrata miscela di Aglianico e Piedirosso, anche detto “ Pere ‘e Palummo” ottenuta da vigne esposte a Sud Ovest, fra i quattrocento e cinquecento metri sull’incantevole golfo di Gaeta, viene realizzato il “Terra di Lavoro”, un vino di grande struttura, opportunamente invecchiato in piccole botti di rovere.
La potenzialità del terreno vulcanico digradante verso il mare e l’incontro con Riccardo Cotarella, enologo di grande valore particolarmente sensibile al recupero e alla valorizzazione dei vini del Meridione, portarono alla nascita, nel 1994, di un prodotto che suscitò in tutti una incredibile emozione.Con una calibrata miscela di Aglianico e Piedirosso, anche detto “ Pere ‘e Palummo” ottenuta da vigne esposte a Sud Ovest, fra i quattrocento e cinquecento metri sull’incantevole golfo di Gaeta, viene realizzato il “Terra di Lavoro”, un vino di grande struttura, opportunamente invecchiato in piccole botti di rovere.
La potenzialità del terreno vulcanico digradante verso il mare e l’incontro con Riccardo Cotarella, enologo di grande valore particolarmente sensibile al recupero e alla valorizzazione dei vini del Meridione, portarono alla nascita, nel 1994, di un prodotto che suscitò in tutti una incredibile emozione.Con una calibrata miscela di Aglianico e Piedirosso, anche detto “ Pere ‘e Palummo” ottenuta da vigne esposte a Sud Ovest, fra i quattrocento e cinquecento metri sull’incantevole golfo di Gaeta, viene realizzato il “Terra di Lavoro”, un vino di grande struttura, opportunamente invecchiato in piccole botti di rovere.
Ottimo Spumante dolce questo Quid de La Guardiense. Presenta un colore giallo paglierino brillante con riflessi verdi ed emana un caratteristico profumo di frutta tropicale di grande intensità. Al palato è cremoso e piacevolmente dolce. Adatto a fine pasto, si esalta sul dolce e sulle paste secche, si accompagna bene con tutti i prodotti di pasticceria ed in particolare con quelli della tradizione natalizia e pasqualina.
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE Vino dal colore intenso con sfumature violacee. Al profumo le sensazioni di ciliegia si fondono a quelle speziate. Il gusto è avvolgente ed intenso con tannini pieni ma setosi. ABBINAMENTI GASTRONOMICI Primi piatti al sugo di carne, zuppe e paste con legumi, carni rosse arrosto o brasate, formaggi a pasta dura e stagionati.
Spumante da uve Falanghina in purezza, vendemmiate intorno alla prima metà di settembre nel Sannio Beneventano.
La linea “Janare” de La Guardiense nasce nell’ambito di un progetto di salvaguardia dei vitigni autoctoni del Sannio, si tratta infatti di selezioni finalizzate a valorizzare in particolar modo la falanghina e l’aglianico. Un vero e proprio tentativo di zonazione del territorio di Guardia Sanframondi, nel cuore della denominazione, che punta a esaltarne le caratteristiche qualitative legandole alle irripetibili specificità dei luoghi di coltivazione. Nel Sannio le Janare sono le streghe, mitiche figure della civiltà e della cultura contadina che alludono al carattere forte e indomito delle donne di questa terra, in grado di scagliare malefici e incantesimi fatali contro i propri nemici. Un omaggio per non perdere la memoria di questa antica e suggestiva tradizione popolare sannita. Il Greco “Pietralata” rappresenta quanto di meglio la cantina è in grado di esprimere in termini di ricerca su questo bianco, vino la cui maturazione in cantina viene prolungata di alcuni mesi e che nel bicchiere si presenta con una particolare ricchezza e armonia.
I prodotti intitolati “I Mille Per” firmati dalla cantina La Guardiense, nascono da un progetto interessante portato avanti da questa rinomata realtà produttiva campana. In alcuni vigneti di proprietà della cantina si è voluto infatti imporre un rigidissimo protocollo sperimentale di produzione, che mira a indagare le possibilità di lunghi invecchiamenti per alcuni dei vitigni autoctoni regionali più rappresentativi. In questo caso è l’Aglianico il frutto di questo percorso, rosso che si presenta con un sorso incisivo e austero, che racconta una personalità spiccata anche al naso, dominato da note dapprima fruttate e poi speziate. Il mosto fermenta in acciaio inox, macerando sulle bucce per 22 giorni con rimontaggi giornalieri, mentre la malolattica si svolge in barrique. La successiva fase di affinamento ha una durata di 14 mesi, e avviene in barrique di Allier e Tronçais. Un Sannio DOC intenso e persistente, che dimostra la lungimiranza del progetto intrapreso da La Guardiense.
La Falanghina "Janare Anima Lavica" della nota cantina campana La Guardiense è un bianco fresco e scorrevole che ben si presta ad accompagnare piatti a base di pesce e verdure. Il nome di questa etichetta prende ispirazione dai vigneti che si trovano su affioramenti di rocce vulcaniche ricchi di minerali e che donano carattere e sapidità alla bottiglia, l'affinamento avviene in vasche d'acciaio per qualche mese. Il colore è giallo paglierino con riflessi verdolini mentre i profumi ricordano ginestra, tiglio e fresca scorza d'arancia. Il sorso è agile, sapido, minerale, armonioso e dalla chiusura di buona persistenza gustativa
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE Vino dal colore intenso con sfumature violacee. Al profumo le sensazioni di ciliegia si fondono a quelle speziate. Il gusto è avvolgente ed intenso con tannini pieni ma setosi. ABBINAMENTI GASTRONOMICI Pappardelle al ragù o altri sughi di carne, pasta ripiena, bistecche e carni rosse alla griglia ma anche salumi e formaggi ben stagionati.
Il Quid Aroma Spumante Dolce incarna al meglio le tipicità della sua denominazione di appartenenza. Morbido e dalle bollicine delicate, stupisce per il suo stile aromatico e fruttato con cui accompagna alla perfezione i crudi di mare.
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE Colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso esprime intense note fruttate e sentori minerali. In bocca esprime la grande struttura tipica di questo vitigno complessato da una vibrante acidità. ABBINAMENTI GASTRONOMICI A tavola accompagna molto bene i primi piatti di mare, i crostacei e pesci saporiti. Tra gli abbinamenti territoriali, interessanti quelli con la mozzarella di bufala.
Un Fiano che esprime il meglio di questo territorio, mostrando grande eleganza e gusti complessi e persistenti.
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE Vino dal colore rosso rubino con sfumature violacee, al profumo le sensazioni di piccoli frutti rossi e ciliegia si completano con sentori di violetta. Al gusto è fresco e vibrante con tannini giovani ma non invadenti. ABBINAMENTI GASTRONOMICI Ottimo con il baccalà in tutte le salse, le zuppe di mare, la parmigiana di melanzane ma anche con carni rosse, salumi e formaggi non troppo stagionati.
Al naso si presenta con intense note fruttate con sensazioni tropicali unite a sfumature vanigliate. Al gusto è pieno, fresco e ricco, con una lunghissima persistenza gusto olfattiva.
Il Coda di Volpe "Janare" della cantina La Guardiense è un vino bianco campano molto versatile proveniente dall'area del Sannio. Questa etichetta fa parte della linea creata per la salvaguardia dei vitigni autoctoni, le omonime uve appartengono infatti ad un varietale ai più sconosciuto. Il colore giallo paglierino dai riflessi verdognoli risplende nel calice intriducendo profumi di fiori bianchi come gelsomino e note di frutta fresca a polpa bianca. Il gusto è fresco, minerale, equilibrato e dal finale armonico e leggermente sapido
L’Aglianico “Lucchero” è un vino rosso intenso, ricco e strutturato del Sannio, affinato in botti di rovere di Allier. Si esprime in un ventaglio aromatico variopinto di ciliegie, frutta rossa, fiori secchi e spezie dolci. Al palato è strutturato, caldo, morbido e corposo
La Falanghina "Janare Puro Sannio" della cantina La Guardiense è un bianco campano che sorprende per il suo frutto ricco e coinvolgente bilanciato da ottima freschezza. Viene realizato con omonime uve in purezza raccolte da vitigni cresciuti su suoli alluvionali collinari esposti a nord, il breve affinamento viene svolto in vasche d'acciaio. Il calice viene vestito da un manto giallo paglierino ed illuminato da riflessi verdolini, il naso viene invece inebriato da profumi di frutta a polpa bianca ed esotica. Il sorso è fresco, fruttato, armonioso e dal finale di media persistenza.
Su terreni in parte vulcanici, di riporto, questo vitigno campano si e’ acclimatato su un declivio di montagna, i piccoli grappoli ci regalano un vino davvero esuberante per profumo e gusto, il colore e’ giallo scarico, ebbrezza di minerali scomposti e avvertibili e mescolati con profumi di fiori primaverali.
Un colore chiarissimo, il vigneto e’ a 650 metri di altezza, in un angolo a est del monte taburno, su marne e una grande oscillazione di temperature tra giorno e notte, il profumo ricorda il frutto della passione, la selce, ma anche i fiori di melo, ottima su una bella pasta e ceci.
Dalle viti di un vigneto internazionale, a 920 metri di altezza, al limitare della foresta, in condizioni estreme in uno scenario ideale, su terreni di pietra di suoli vulcanici, l’esplosione della menta di montagna, dell’anice, del finocchietto, del fiore della passione.
I Viaggiatori dell’azienda campana Joaquin è un Aglianico dal corpo ricco ed equilibrato avvolto da sensazioni mediterranee. Le uve provengono da vigne secolari dell’area di Paternopoli, nel verde cuore dell’Irpinia, luoghi contraddistinti da un clima continentale e fresco. Sposa accoppiate con carne arrosto e grigliate.
Da vigne secolari, con piante che hanno anche due secoli, un sistema di coltivazione che per certe piante e’ da museo, i tralci legati col salice rosso, una varieta’ di uva che ha su queste colline il suo luogo di nascita, e da qui sta iniziando il suo riscatto, per profumo e colore da capogiro.
Da una delle vigne piu’ alte dell’Appennino a quota 890 metti sul livello del mare, le viti crescono sulla pietra calcarea bianca, uno spettacolo di profumi e di flagranza, una forza della natura.
Questo vino rosso Taurasi Riserva DOCG Della Società è il risultato della passione e dell'orgoglio per la terra dei vignaioli dell'Irpinia. Raffaele Pagano con la sua Cantina Joaquin, fondata nel 1996, è uno di loro: enologo e viticoltore esperto, sempre fuori dagli schemi. I suoi vini hanno una storia produttiva particolare, scandita dalle annate e dai millesimi. Il Taurasi Riserva DOCG Della Società arriva dai terreni ad alta vocazione vinicola dell'irpinia, collinari e di natura vulcanica che danno al vino una fresca nota minerale. Fatto con vitigni storici Aglianico Taurasi di Avellino, solo poche bottiglie prodotte per un vino prezioso, da riservare alle occasioni speciali. La vinificazione avviene con metodi naturali, solo acini di prima qualità lasciati fermentare a lungo con lieviti autoctoni. Questo vino rosso invecchia in botti di legno d'acacia per due anni e finisce di affinare in bottiglie di vetro per un altro anno.
Il bianco di punta, da falanghina rimasta sulla pianta e raccolta come un ice wine canadese, poi un passaggio in barriques nuove di rovere francese, aromi di fiori bianchi, miele, mandorle, una profondita’ inusuale, mai sentita.
Il colore è giallo paglierino con brillanti riflessi dorati. Al naso ricorda aromi di agrumi, frutta gialla matura, frutta tropicale.
Il Fiano di Avellino Vino della Stella di Joaquin nasce dalle vigne intorno alla Tenuta di Montefalcione, nel cuore dell'Irpinia. Siamo a circa 550 metri di altitudine, su terreni di matrice calcareo-argillosa; il clima è fresco e dalle notevoli escursioni termiche, consente quindi una maturazione lunga e lenta del Fiano con ottimo sviluppo dei composti aromatici. La vendemmia, rigorosamente manuale, avviene a inizio novembre; dopo pressatura soffice delle uve, il mosto fiore viene fermentato in vasche d’acciaio con una macerazione sulle bucce di un paio di giorni. Il vino svolge poi malolattica parziale e dopo un breve passaggio in botte, completa l’affinamento con almeno sei mesi di bottiglia prima dell'uscita in commercio.
"I Viaggiatori Botte Singola" è una selezione speciale dell'Aglianico prodotto da Joaquin. Si tratta di un lotto proveniente da una singola botte che, dimenticata in cantina, ha permesso un affinamento prolungato rispetto al solito, parliamo di 4 anni di invecchiamento. All'assaggio di questo nettare si è deciso di imbottigliarlo a parte, viste le incredibili sfumature di cui era dotato grazie a questo affinamento più lungo. Le vigne sorgono su un terreno vulcanico e sono piante ultracentenarie; rese bassissime ma di qualità suprema, come è evidente in questo Aglianico "I Viaggiatori botte singola" Joaquin. Il naso è un continuo rilascio di sentori diversi tra loro, prima frutta rossa matura, poi spezie, cacao, note balsamiche e agrumate. Al palato entra sinuoso e delicato per poi esplodere nella sua maestosità. Tannini fitti ma vellutati, integrati alla perfezione con acidità e sapidità. Non ha bisogno di abbinamenti, degustatelo da solo.
Un aglianico importante dai nostri vigneti sul taburno, a quote di montagna, una produzione naturale, un vino impenetrabile, profumato
Il Kapnios Aglianico Beneventano IGT è un'interessante etichetta proposta dall'azienda vitivinicola campana Masseria Frattasi, importante perla produttiva che propone vini biologici di terroir. Citato dal commediografo dell'antica Grecia Platone il Comico, questo rosso ha un nome che deriva dal lemma greco affumicato. Una denominazione che non è casuale, visto che il vino si ottiene con l'appassimento dell'uva che gli regala un sapore affumicato.
La vigna di San Pietro e’ su un crinale del Taburno, tutta pietra e argilla, il profumo di questo vino lascia sbalorditi per trama e caleidoscopiche qualita’ aromatiche. Iovi Tonan era la lapide di un tempio, distrutto dopo la guerra civile romana e posto alla base della chiesa della Purita’ a Montesarchio, poi cappella di palazzo dei d’Avalos, grandi di Spagna e principi di Montesarchio.
Le uve sono raccolte perfettamente mature, appese su fili e fatte essiccare per circa tre mesi fino a gennaio. Una spremitura soffice, poi la lunga fermentazione, le maturazioni in botti di rovere. Perfetto l’equilibrio tra succo e trama dei tannini, il profumo della marmellata di albicocca e’ penetrante, come i fiori dei frutti della passione.
Questo vino è già pronto per essere degustato ora, con grande soddisfazione; ha comunque qualità che gli permettono di evolversi e affinarsi nel tempo, correttamente conservato.
La potenzialità del terreno vulcanico digradante verso il mare e l’incontro con Riccardo Cotarella, enologo di grande valore particolarmente sensibile al recupero e alla valorizzazione dei vini del Meridione, portarono alla nascita, nel 1994, di un prodotto che suscitò in tutti una incredibile emozione.Con una calibrata miscela di Aglianico e Piedirosso, anche detto “ Pere ‘e Palummo” ottenuta da vigne esposte a Sud Ovest, fra i quattrocento e cinquecento metri sull’incantevole golfo di Gaeta, viene realizzato il “Terra di Lavoro”, un vino di grande struttura, opportunamente invecchiato in piccole botti di rovere.
La potenzialità del terreno vulcanico digradante verso il mare e l’incontro con Riccardo Cotarella, enologo di grande valore particolarmente sensibile al recupero e alla valorizzazione dei vini del Meridione, portarono alla nascita, nel 1994, di un prodotto che suscitò in tutti una incredibile emozione. Con una calibrata miscela di Aglianico e Piedirosso, anche detto “ Pere ‘e Palummo” ottenuta da vigne esposte a Sud Ovest, fra i quattrocento e cinquecento metri sull’incantevole golfo di Gaeta, viene realizzato il “Terra di Lavoro”, un vino di grande struttura, opportunamente invecchiato in piccole botti di rovere.
Area di Produzione: Avellino, Campania. Vitigno e Vinificazione: Aglianico. Diraspatura e pigiatura delicata, macerazione per 20-25 giorni a temperatura di 26-28 °C. Invecchiamento in barrique di 16 mesi e successivo affinamento in bottiglia. Colore e Abbinamento: Rosso, ideale per primi piatti robusti, arrosti e sughi corposi.
Secondo Fermento è la migliore espressione, quella di Perillo, stano al Taurasi e non solo. 14% di eleganza, potenza, balsamicità, dinamismo, beva e persistenza. Unico!
La coda di volpe trova il suo habitat ideale tra le colline e le montagne dell’Irpinia, e raggiunge picchi di eccellenza nella zona di Castelfranci e nella Cantina Perillo, con una produzione di meno di mille bottiglie ottenute da appena 60 filari pre-filossera. La 2017 è una vera chicca per intenditori, con disarmanti note iodate, poi di frutta, come la pera, e una rinfrescante sfumatura di citronella. La trama gustativa di spiccata acidità reca freschezza e longevità al vino.  
La 2017 è una vera chicca per intenditori, con disarmanti note iodate, poi di frutta, come la pera, e una rinfrescante sfumatura di citronella. La trama gustativa di spiccata acidità reca freschezza e longevità al vino.
Rosso rubino carico e intenso il colore, a tratti impenetrabile. Ciliegie scure mature, amarene sotto spirito e frutta nera a confettura sono i sentori che aprono l’olfattiva, poi caratterizzata da sfumature di moka, cacao, marzapane, liquirizia e rabarbaro. Il palato è consistente e strutturato, energico nella trama tannica e lungo nella persistenza. Da abbinare alle seconde portate di carne, è perfetto con il cosciotto di capretto alla brace.
Nero nasce con amore e passione da uve selezioante e coltivate nella nostra Azienda Agricola Conti Zecca seguendo i più moderni principi di una viticoltura sostenibile, rispettosa dell'ambiente e del territorio.
Il Taurasi "Radici" di Mastroberardino è un vino rosso corposo, molto rappresentativo della denominazione. L'affinamento in legno per 18 mesi lo rende ampio, elegante e complesso: note di frutti di bosco si uniscono ad aromi di tabacco, spezie e pepe nero per un risultato equilibrato e avvolgente
Scopri i segreti dei vini campani: una guida alla degustazione!
I vini campani sono tra i più apprezzati e conosciuti al mondo. Il loro sapore, la loro complessità e la diversità delle uve impiegate ne fanno una vera e propria sfida per gli intenditori. La regione vanta alcuni tra i vini più antichi e pregiati d’Italia, tra cui il Greco di Tufo, il Falanghina e l’Aglianico del Taburno. Per conoscerli meglio, ecco una guida alla degustazione dei vini campani.
Quali vini campani devo assaggiare?
I vini campani sono molto diversi tra loro, a seconda delle uve impiegate e del territorio in cui sono prodotti. Ecco alcuni dei vini più famosi da assaggiare:
- Greco di Tufo: questo vino bianco è prodotto con le uve Greco di Tufo e ha un sapore unico e intrigante. Ha sentori di frutta, fiori e erbe.
- Falanghina: un altro vino bianco, prodotto con le uve Falanghina. La Falanghina è un vitigno aromatico che offre un sapore unico e complesso.
- Aglianico del Taburno: un vino rosso prodotto con le uve Aglianico del Taburno. Ha un sapore intenso e una struttura complessa.
- Fiano di Avellino: questo vino bianco è prodotto con le uve Fiano di Avellino. Ha sentori di frutta e miele, con una nota minerale ed è molto sapido.
- Taurasi: un vino rosso intenso, prodotto con le uve Aglianico del Taburno. Ha un sapore complesso e una struttura corposa.
Il fascino dei Vini della Campania
Sei mai stato in Campania, la regione meridionale dell'Italia, dove il sole bacia le coste e le colline, e il mare accarezza dolcemente le sponde? Se la risposta è no, allora è il momento di scoprire i vini della Campania, una delle più antiche e ricche tradizioni vinicole italiane. In questo articolo, ti guideremo attraverso un viaggio enogastronomico, svelando i segreti di questi vini e facendoti innamorare delle loro storie e dei loro sapori unici.
La Storia dei Vini della Campania Le origini antiche
La viticoltura in Campania risale ai tempi dell'antica Roma, quando la regione era conosciuta come "Campania Felix", ovvero la terra fertile e felice. I Romani, grandi amanti del vino, apprezzavano molto i vini campani, in particolare il Falerno, considerato uno dei migliori vini dell'epoca. Le uve Falanghina, Greco e Aglianico, ancora oggi coltivate in Campania, erano già apprezzate dai Romani per la produzione di vini pregiati.
Il Rinascimento e il Barocco
Durante il Rinascimento e il Barocco, i vini della Campania continuarono a essere apprezzati per la loro qualità. I nobili e gli artisti dell'epoca lodavano il gusto e l'aroma dei vini campani, contribuendo a diffondere la loro fama anche fuori dai confini regionali. Fu in questo periodo che nacquero alcune delle più note denominazioni d'origine campane, come il Taurasi e il Greco di Tufo.
I migliori vini della Campania: scopri i segreti delle eccellenti produzioni locali
Il vino è una bevanda antichissima, che ha accompagnato l'uomo per secoli e secoli. In ogni regione d'Italia esistono produzioni uniche e particolari, che rappresentano una vera e propria tradizione e un patrimonio culturale inestimabile. La Campania, in particolare, vanta una lunga tradizione vinicola, con produzioni di vino di alta qualità che hanno conquistato il mondo intero.
La Campania è una regione ricca di tradizioni e di produzioni enogastronomiche di altissimo livello. Il vino, in particolare, rappresenta una vera e propria eccellenza per questa terra, con produzioni che vantano una lunga storia e una grande tradizione. La Campania è infatti una delle regioni più antiche per quanto riguarda la produzione di vino, e oggi è possibile trovare qui alcuni dei vini più prestigiosi e apprezzati del mondo.
I DOCG della Campania
La Campania vanta ben tre denominazioni di origine controllata e garantita (DOCG), ovvero Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi. Questi vini sono considerati tra i migliori d'Italia, e sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo per la loro eleganza, la loro complessità e le loro caratteristiche organolettiche uniche.
Il Fiano di Avellino è un vino bianco di grande eleganza, con note di frutta esotica, fiori bianchi e un tocco di spezie.
Il Greco di Tufo, invece, è un vino bianco dalle note floreali e fruttate, con una leggera nota di mandorla e un finale persistente. Infine, il Taurasi è un rosso di grande struttura e intensità, con note di frutta rossa matura, spezie e una leggera nota di vaniglia.
I vini artigianali della Campania Oltre ai famosi DOCG
La Campania vanta anche una lunga tradizione di vini artigianali, prodotti da piccole cantine che utilizzano metodi tradizionali e tecniche di vinificazione antiche per creare vini unici e di altissima qualità. Questi vini sono spesso meno noti rispetto ai DOCG, ma rappresentano comunque una vera e propria eccellenza per la regione e sono molto apprezzati da intenditori e appassionati.
Tra i vini artigianali più rinomati della Campania troviamo il Lacryma Christi del Vesuvio, un vino bianco dalle note floreali e fruttate, con una leggera nota di mandorla e un finale persistente. Anche il Falanghina del Sannio, un vino bianco dalle note fruttate e floreali, con un tocco di spezie e un finale leggermente amarognolo, è molto apprezzato. Infine, il Aglianico del Taburno è un rosso intenso e strutturato, con note di frutta rossa matura, spezie e una leggera nota di vaniglia.
La produzione di vino biologico in Campania
Negli ultimi anni la produzione di vino biologico in Campania sta prendendo sempre più piede, grazie alla crescente attenzione verso la sostenibilità e l'ambiente. Questi vini sono prodotti senza l'utilizzo di sostanze chimiche e pesticidi, e rappresentano un'ottima alternativa per chi è alla ricerca di un prodotto sano e naturale.
Tra i vini biologici più apprezzati della Campania troviamo il Falerno del Massico, un rosso intenso e strutturato, con note di frutta rossa matura e spezie, e il Biancolella, un vino bianco dalle note fruttate e floreali, con una leggera nota di mandorla e un finale persistente.
La Campania è una regione ricca di tradizioni e di produzioni enogastronomiche di altissimo livello, e i suoi vini rappresentano una vera e propria eccellenza per questa terra. Dalle DOCG ai vini artigianali, passando per i vini biologici, ogni produzione vinicola della Campania è unica e particolare, e rappresenta un patrimonio culturale e gastronomico inestimabile. Scegli il vino che più fa per te e gusta i segreti di questa regione straordinaria.
Quali sono le denominazioni dei vini campani
La Campania è una regione italiana che vanta una lunga tradizione vinicola, con molte denominazioni di origine che identificano i vini prodotti in questa regione. Ecco alcune delle denominazioni di origine più famose della Campania:
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DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita): questa è la denominazione più prestigiosa, che identifica i vini di altissima qualità prodotti in questa regione. La Campania vanta ben tre DOCG: Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi.
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DOC (Denominazione di Origine Controllata): questa denominazione identifica i vini di qualità superiore prodotti in una specifica zona geografica. Tra le DOC più famose della Campania troviamo la DOC Irpinia, la DOC Penisola Sorrentina e la DOC Sannio.
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IGT (Indicazione Geografica Tipica): questa denominazione identifica i vini prodotti in una specifica zona geografica, che seguono regole meno stringenti rispetto a quelle della DOC. Tra le IGT più famose della Campania troviamo la IGT Terre del Volturno e la IGT Campi Flegrei.
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Vini artigianali: questi vini sono prodotti da piccole cantine che utilizzano metodi tradizionali e tecniche di vinificazione antiche per creare vini unici e di altissima qualità. La Campania vanta una lunga tradizione di vini artigianali, tra cui il Lacryma Christi del Vesuvio e il Falanghina del Sannio.
Inoltre, negli ultimi anni la produzione di vino biologico in Campania sta prendendo sempre più piede, rappresentando un'ottima alternativa per chi è alla ricerca di un prodotto sano e naturale.
Quali sono le cantina di vini più famosi della campania
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Cantina del Barone: questa cantina è situata nella zona di Avellino ed è conosciuta per la produzione di vini DOCG come il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo.
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Feudi di San Gregorio: questa cantina è situata nella zona di Sorbo Serpico e vanta una lunga tradizione nella produzione di vini di alta qualità, tra cui il Taurasi e il Fiano di Avellino.
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Mastroberardino: questa cantina è una delle più antiche e famose della Campania, situata nella zona di Avellino. È conosciuta per la produzione di vini DOCG come il Taurasi e il Greco di Tufo.
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Terredora di Paolo: questa cantina è situata nella zona di Irpinia ed è conosciuta per la produzione di vini di alta qualità, tra cui il Fiano di Avellino e il Taurasi.
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Ciro Picariello: questa cantina è situata nella zona di Irpinia ed è conosciuta per la produzione di vini artigianali di alta qualità, tra cui il Lacryma Christi del Vesuvio e il Falanghina del Sannio.
Queste sono solo alcune delle cantine più famose della Campania, ma in questa regione esistono moltissime altre cantine che producono vini di altissima qualità. Il consiglio è quello di provare i vini di diverse cantine per scoprire quelli che più si adattano ai tuoi gusti.
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I vini campani sono tra i più apprezzati e conosciuti al mondo. La degustazione di vino è un modo per conoscerli meglio, esaminandoli in modo approfondito. La degustazione di vino prevede alcuni passaggi fondamentali, come osservare il vino, annusarlo e assaggiarlo. La regione di Campania vanta alcuni tra i migliori vini italiani, come il Greco di Tufo, il Falanghina, l’Aglianico del Taburno, il Fiano di Avellino e il Taurasi. Quando si degusta un vino, è importante considerare alcuni fattori prima di esprimere un giudizio. Ora che hai appreso i segreti dei vini campani, è arrivato il momento di metterli alla prova!