Pur utilizzando solo uve “Nero di Troia”, Luigi Nota realizza un bianco spumante “Metodo Classico” e un rosé, sempre metodo classico, di assoluta eccellenza, il “Regina Lucia”. L’azienda, dunque, copre una nicchia produttiva innovativa e d’eccellenza, ma é molto legata al territorio. A partire dalla piccola vigna del nonno, Luigi Nota ha appreso il mestiere di vignaiolo dal padre Vincenzo e negli ultimi anni si è fatto promotore di un ritorno alla terra della famiglia a partire dal 2013.
Pur utilizzando solo uve “Nero di Troia”, Luigi Nota realizza un bianco spumante “Metodo Classico” e un rosé, sempre metodo classico, di assoluta eccellenza, il “Regina Lucia”.
«Così un sol calor di molte brage si fa sentir...» - (Dante) Colore intenso con riflessi purpurei, tendenti al granato. Morbido, elegante, sontuoso al palato, regala al naso un bouquet intenso e ricco ed una lunga persistenza dello sensazioni gusto-olfattive. La sovramaturazione delle uve, o meglio l'avvizzimento spinto degli acini, dona al vino una struttura complessa. È vino che sviluppa tutte le sue potenzialità già durante l'invecchiamento in piccole botti di legno, il quale, oltre a stabilizzare il colore, induce una riduzione dell'astringenza; il vino acquista un aroma fresco ed una regale suntuosità. I suoi profumi di fiori e di frutta sono in bella evidenza: la menta, la prugna, le note sottilissime di frutti, la liquirizia, la vaniglia e le spezie. La morbidezza del suo sapore lungo chiude con una piacevole vena amarognola del vitigno da cui deriva: il Negroamaro. VARIETÀ DELLE UVE: Negroamaro 100%
Il "Cantalupi" Rosso Salice Salentino della cantina Conti Zecca è un vino rosso corposo ed elegante dal colore rubino intenso. Al naso emergono profumi di frutta matura come more e prugne, e sentori di spezie. Sapore armonico, vellutato e giustamente tannico. Affina alcuni mesi in vasche di cemento prima di essere imbottigliato.
Rosso con sfumature violacee, complesso nei profumi con sentori speziati, cacao, caffè, liquirizia e frutti a bacca rossa. Dal tannino elegante, morbido e vellutato al palato. Persistente con retrogusto di spezie.
Di colore rosso intenso con note violacee. Al naso intenso, fruttato con sentori di prugna e di ciliegia matura; speziato di cannella. Al palato persistente, morbido e avvolgente con tannini eleganti e sentori di amarena. Ottimo con carni rosse grigliate, agnello, formaggi stagionati, cioccolato fondente e come vino da meditazione.
Rosso rubino con sfumature granato. Ventaglio odoroso di ciliegia nera, alloro e tabacco, su fondo vanigliato. Caldo e generoso, con ritorni di frutta e liquirizia.
Vino frizzante fresco, equilibrato e sapido dal retrogusto fruttato. Ideale per accompagnare aperitivi e crudo di mare.
Violaceo scuro che quasi assorbe la luce. Il sud Italia si sprigiona in bocca e alle narici con mélange di frutta e cioccolato. Un vino carico ed etereo
Colore rosso rubino con riflessi violacei; olfatto pulito, di buona intensità ed armonico. Sentori di ciliegia e prugna, palato pulito, secco e tannico, con buona intensità e persistenza.
Vino rosso dal colore rosso rubino con riflessi violacei; profumo di sottobosco con frutti rossi e frutti di bosco; palato secco, equilibrato, di corpo. Bella acidità e morbidi tannini, persistente. Abbinamento ideale con carni arrosto e formaggi freschi.
Nati da un’agricoltura pulita e sostenibile, nel rispetto di un paesaggio disegnato dalla cultura e dalla tradizione, dal 2010 i vini de L’Astore sono certificati “prodotti da uve biologiche”. Simbolo del territorio salentino nella sua vocazione rosatista e nei vecchi Alberelli di Negroamaro e di Primitivo; la produzione valorizza gli antichi vitigni autoctoni come il Negroamaro, la Malvasia Nera, la Malvasia Bianca Antica, il Susumaniello ed il Primitivo.
Nati da un’agricoltura pulita e sostenibile, nel rispetto di un paesaggio disegnato dalla cultura e dalla tradizione, dal 2010 i vini de L’Astore sono certificati “prodotti da uve biologiche”. Simbolo del territorio salentino nella sua vocazione rosatista e nei vecchi Alberelli di Negroamaro e di Primitivo; la produzione valorizza gli antichi vitigni autoctoni come il Negroamaro, la Malvasia Nera, la Malvasia Bianca Antica, il Susumaniello ed il Primitivo.
Nati da un’agricoltura pulita e sostenibile, nel rispetto di un paesaggio disegnato dalla cultura e dalla tradizione, dal 2010 i vini de L’Astore sono certificati “prodotti da uve biologiche”. Simbolo del territorio salentino nella sua vocazione rosatista e nei vecchi Alberelli di Negroamaro e di Primitivo; la produzione valorizza gli antichi vitigni autoctoni come il Negroamaro, la Malvasia Nera, la Malvasia Bianca Antica, il Susumaniello ed il Primitivo.
Nati da un’agricoltura pulita e sostenibile, nel rispetto di un paesaggio disegnato dalla cultura e dalla tradizione, dal 2010 i vini de L’Astore sono certificati “prodotti da uve biologiche”. Simbolo del territorio salentino nella sua vocazione rosatista e nei vecchi Alberelli di Negroamaro e di Primitivo; la produzione valorizza gli antichi vitigni autoctoni come il Negroamaro, la Malvasia Nera, la Malvasia Bianca Antica, il Susumaniello ed il Primitivo.
Nati da un’agricoltura pulita e sostenibile, nel rispetto di un paesaggio disegnato dalla cultura e dalla tradizione, dal 2010 i vini de L’Astore sono certificati “prodotti da uve biologiche”. Simbolo del territorio salentino nella sua vocazione rosatista e nei vecchi Alberelli di Negroamaro e di Primitivo; la produzione valorizza gli antichi vitigni autoctoni come il Negroamaro, la Malvasia Nera, la Malvasia Bianca Antica, il Susumaniello ed il Primitivo.
Nati da un’agricoltura pulita e sostenibile, nel rispetto di un paesaggio disegnato dalla cultura e dalla tradizione, dal 2010 i vini de L’Astore sono certificati “prodotti da uve biologiche”. Simbolo del territorio salentino nella sua vocazione rosatista e nei vecchi Alberelli di Negroamaro e di Primitivo; la produzione valorizza gli antichi vitigni autoctoni come il Negroamaro, la Malvasia Nera, la Malvasia Bianca Antica, il Susumaniello ed il Primitivo.
L’Aglianico, portato in Italia dai Greci già dal VI secolo a.C., prende il nome dalla “Vitis Hellenica”, le cui qualità sono più volte cantate nelle odi di Orazio e negli scritti di maestri consegnati alla storia come Plinio e Virgilio. L’elevata complessità e la profonda struttura dell’aglianico, coltivato direttamente nei vigneti dell’azienda, conferiscono ad Altavilla una straordinaria attitudine alla maturazione in bottiglia.
Il Vitigno scelto per la base spumante di Bolla d’Oro è il “Bombino Bianco”. Le sue antiche origini risalgono, molto probabilmente, alla disfida di Barletta ed agli spagnoli. Preferisce terreni profondi e drenanti ed è sicuramente una delle Uve più interessanti per la spumantizzazione. Bolla D’oro nasce dall’ applicazione del metodo charmat lungo, con un periodo di fermentazione non inferiore a 40 giorni sur lie che conferisce una rotondità e pienezza alla degustazione (texture) assolutamente uniche ed originali, esaltate da un perlage fine e persistente. Vin de fete, dalla grande personalità e dal bouquet intrigante nel quale predominano note di albicocca e pesca bianca con intromissioni nel finale di fiori bianchi (zagara) e frutta secca.
Vino intenso e avvolgente, con note di bacca rossa e aromi speziati.
Vino dal gusto fresco, intenso e persistente, con note fruttate e floreali.
Mark è un winemaker ed arriva dalla California. Io, Elvezia, sono friulana. Ci siamo conosciuti in Sicilia nel 1997. Nel 1998 Mark mi propose di visitare la Puglia per vedere i vecchi vigneti di Primitivo. Secondo gli studi dell’Università di Davis in California Primitivo e Zinfandel Californiano sono geneticamente identici.
Il GUADO SAN LEO è il primo vino della nostra azienda ottenuto unicamente dalle uve NERO DI TROIA ed ha contribuito insieme ad altri vini Pugliesi alla rinascita di questo importante vitigno. Le uve, provenienti dalla nostra tenuta “Coppanetta”prima di essere avviate alla vinificazione vengono raccolte a mano in cassette da 15 kg. con scrupolosa Selezione.
Il GUADO SAN LEO è il primo vino della nostra azienda ottenuto unicamente dalle uve NERO DI TROIA ed ha contribuito insieme ad altri vini Pugliesi alla rinascita di questo importante vitigno. Le uve, provenienti dalla nostra tenuta “Coppanetta”prima di essere avviate alla vinificazione vengono raccolte a mano in cassette da 15 kg. con scrupolosa Selezione.
L’annata calda e poco piovosa ha consegnato un’uva sana e matura che si traduce in un vino di colore intenso, la scarsità di piogge unità alle alte temperature ha determinato un abbassamento dei tenori acidi conferendo ai vini caratteristiche di intensità , alcolicità e rotondità , con tannini precisi e amalgamati. Anche per questa annata si è reso necessario anticipare la raccolta di qualche settimana per evitare fenomeni di stress idrico sulle piante. I risultati complessivi sono comunque molto interessanti per il generale equilibrio che ritroviamo nei vini prodotti in questa annata.
Il GUADO SAN LEO è il primo vino della nostra azienda ottenuto unicamente dalle uve NERO DI TROIA ed ha contribuito insieme ad altri vini Pugliesi alla rinascita di questo importante vitigno. Le uve, provenienti dalla nostra tenuta “Coppanetta”prima di essere avviate alla vinificazione vengono raccolte a mano in cassette da 15 kg. con scrupolosa Selezione.
Si presenta di colore giallo paglierino brillante con pérlage sottile. Il bouquet esprime note fruttati di mela, pesca e arancia.
CATAPANUS era il nome dell’antico delegato provinciale dell’imperatore , preposto al governo militare e civile dell ‘intera Italia meridionale nel periodo bizantino. A questa autorevole figura abbiamo voluto dedicare il nostro vitigno a bacca Bianca più importante del nostro territorio: il BOMBINO BIANCO
La leggenda vuole che Diomede, dopo aver sposato Driona, figlia di Re Dauno, fece costruire su un colle poco elevato chiamato Drion un tempietto con un’ara dedicate a Calcante. In tale luogo denominato Castrum Drionis o CASTELDRIONE sorgerà la città di San Severo.
Il suono della campana ha sempre scandito momenti importanti nella vita delle popolazioni : Nelle zone rurali , infatti , con un suono di campana spesso si indicava il momento di pausa in cui i contadini smettevano di lavorare per consumare il loro pasto. Ancora oggi, In molte antiche masserie Pugliesi, possiamo notare nello spazio centrale denominato “corte” , la presenza di una piccola campana .
Il DAMMIROSE nasce dal desiderio di dare sempre maggiore espressività ad un vitigno che ormai possiamo definire come principale all’interno della ampelografia regionale Pugliese. Il NERO DI TROIA infatti, anche nella vinificazione in rosato, si presenta molto versatile donando ai vini caratteristiche esclusive.
MONTERO nasce dall’unione dei termini Montepulciano e San Severo e vuole sottolineare il forte legame di questo importante vitigno al nostro territorio. Il MONTERO è una delle prime etichette messe in commercio dalla nostra azienda negli anni 1960. L’uvaggio attuale , oltre alla presenza del Montepulciano, prevede una piccolo percentuale di Cabernet Sauvignon che riesce ad ammorbidire meglio i vigorosi tannini e rendere più complesso lo spettro aromatico.
POSTA ARIGNANO è il nome dell’antica masseria che sorge al centro della tenuta “Coppanetta” dove , anticamente, trovavano ristoro i viaggiatori che attraversavano le terre della Daunia e molto spesso anche i pastori in transumanza dal vicino Abruzzo. Oggi la masseria è circondata da circa 30 Ha. di vigneto che danno origine a gran parte delle nostre etichette.
POSTA ARIGNANO è il nome dell’antica masseria che sorge al centro della tenuta “Coppanetta” dove , anticamente, trovavano ristoro i viaggiatori che attraversavano le terre della Daunia e molto spesso anche i pastori in transumanza dal vicino Abruzzo. Oggi la masseria è circondata da circa 30 Ha. di vigneto che danno origine a gran parte delle nostre etichette.
POSTA ARIGNANO è il nome dell’antica masseria che sorge al centro della tenuta “Coppanetta” dove , anticamente, trovavano ristoro i viaggiatori che attraversavano le terre della Daunia e molto spesso anche i pastori in transumanza dal vicino Abruzzo. Oggi la masseria è circondata da circa 30 Ha. di vigneto che danno origine a gran parte delle nostre etichette.
Il bombino bianco si presta agevolmente anche alla produzione di vini vivaci e spumanti , grazie alla sua vena acida che consente di ottenere vini freschi e profumati. Il PEPITO’S ne è la dimostrazione: Fresco e delicato, caratterizzato da un gradevole perlage, ben freddo è un ottimo aperitivo, ma anche un piacevole accompagnamento a piatti a base di pesce e crostacei.
Vino rosso intenso, con profumi di prugna, piccoli frutti neri e spezie che contornano un frutto deciso e netto. Bocca d’impatto, volume senza cedimenti, acidità che ben bilancia la dolcezza tipica del vitigno. Finale piacevole, vergato da note di cioccolato e liquirizia. Abbinamenti Trova il suo abbinamento migliore con formaggi, arrosti e tutti i piatti della cucina mediterranea.
Un Primitivo espressione della sua terra, Acquaviva delle Fonti, di cui racconta la lunga tradizione vitivinicola, ma anche la storia e le leggende; come quella dei Mascheroni, custodi del monumentale Palazzo De Mari. Dal colore rosso brillante con riflessi violacei e dai profumi intensi dei piccoli frutti rossi. Al palato risulta fresco, sapido e giustamente tannico, dal finale morbido e fruttato. Abbinamenti Ottimo vino da pasto, trova miglior connubio con i piatti tipici della cucina mediterranea.
Una tiratura di nicchia che nasce da un piccolo vigneto di antichi alberelli. Il colore è rosso cupo. I profumi sono quelli della confettura di prugna e del cioccolato amaro che copre appena le note fumé. Non mancano i sentori tipici della macchia mediterranea. Al palato è ciliegioso, profondo e intenso, con i tannini morbidissimi. Abbinamenti Ideale con ragù, arrosti, formaggi stagionati e piatti della cucina mediterranea.
Vino rosato ottenuto da racemi di primitivo. Intenso, avvolgente e allo stesso tempo delicato ed elegante con una fresca acidità ed un lungo finale agrumato. Abbinamenti Servire come aperitivo da abbinare ad antipasti di mare e di terra. Entusiasmante l’abbinamento con crostacei, frutti di mare e portate a base di pesce.
Si presenta con una veste color rosso rubino luminosa, con lievi riflessi viola. I sentori olfattivi sono principalmente caratterizzati da note di frutta rossa. Al palato è di corpo leggero, fresco, contraddistinto da una buona sapidità.
Primitivo dal colore nerastro. Il naso è saturo di frutto, ciliegia matura, polposa e succosa. In bocca la dolcezza degli zuccheri residui è perfettamente bilanciata da una splendida e naturalissima succosità. È un racconto di passioni e di emozioni, una notte stellata, una ricerca che continua. Abbinamenti Si sposa con formaggi erborinati e stagionati degustati con confetture. Ottimo anche con pasticceria secca.
Massima espressione di un vitigno secolare che si tramanda da generazioni. Di colore rosso rubino cupo, ha un naso profondo, nitido e preciso, che spazia dai frutti neri maturi alle spezie della macchia mediterranea. Il palato, elegante, ma allo stesso tempo dotato di grande fittezza e materia, è pieno, sapido con note iodate, complesso ed equilibrato nonostante l’alcol. Abbinamenti Da serbare esclusivamente per momenti importanti o per meditare davanti al camino.
I produttori di vino in genere danno il proprio nome al vino più importante della Casa. Bruno Vespa ha fatto la scelta opposta: ha battezzato il vino di minore costo perché la sua sfida è di far accostare il maggior numero di consumatori a un prodotto con un eccellente rapporto tra qualità e prezzo di vendita. IL BRUNO DEI VESPA è un Primitivo Salento che può accompagnare elegantemente pasti quotidiani di ogni genere.
Coltivate con il tradizionale sistema ad alberello, le uve Primitivo sono raccolte manualmente e il mosto è fatto fermentare alla temperatura controllata di 33° C per 25 giorni. Infine, si procedere all’invecchiamento in barrique per almeno 12 mesi. Di colore rosso intenso con riflessi violacei, il vino ha un bouquet di frutta matura con note speziate. Al palato, grazie all’affinamento in botte, è morbido e strutturato.
Il Negroamaro di Notte Rossa è un vino rosso fresco, fruttato e generoso della terra salentina, vinificato e affinato in acciao. Dal sorso vellutato, ricco e succoso, esprime fragranti aromi di macchia mediterranea, piccoli frutti a bacca scura e leggeri ricordi marini
Il Nero di Troia è un grande classico del territorio salentino. Masseria Spaccafico con il Passera Scopaiola, celebra ed esalta questo particolare vitigno perla del salento. In degustazione il Nero di Troia Passera Scopaiola di Masseria Spaccafico si offre all’occhio di colore rosso rubino intenso con riflessi porpora, un olfatto autorevole e deciso fichi e frutti rossi come more e mirtilli con spiccate note floreali di violetta e peonia. Al gusto questo particolare vino rosso presenta una spiccata morbidezza che accarezza delicatamente il palato mentre, la spiccata mineralità lo rinfresca creando nella bocca del consumatore un equilibrio assolutamente perfetto.
rosso rubino scuro, al naso esprime sentori di mirtillo, ribes nero, erbe aromatiche e sottobosco, con sfumature più dolci dalla vaniglia ai chiodi di garofano. Il sorso è vigoroso ma morbido, lasciando percepire amarena in confettura, freschezza e sapidità.
Ecco un rosso grande e audace della Puglia nel sud Italia ed è ottenuto da una miscela delle due uve rosse più popolari lì, il Negroamaro costituisce l'80% con il Primitivo al 20%. Potenti sapori di frutta scura sono tenuti insieme in un vino rosso morbido e corposo con tannini morbidi e una persistente profondità di sapore nel finale, grazie alla tecnica di vinificazione italiana dell'appassimento, che prevede l'aggiunta di una porzione di uva appassita al fermento per creare ricchezza di sapore e concentrazione.
Il Salice Salentino DOP Cantalupi è prodotto con uve Negroamaro e Malvasia nera di Lecce da vitigni coltivati a cordone speronato su terreni di origine alluvionale, medio impasto con zone tendenti al calcareo. La vendemmia avviene per diraspatura e pigiatura soffice. Fermentazione in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata. Macerazione per 12 giorni alla temperatura di 28- 30°C. Affinamento per almeno 12 mesi in botti di rovere da hl. 30.
Dolce e corposo, bilanciato, con una piacevole nota acida e un tannino robusto. Un finale persistente esalta il ritorno del ricco bouquet aromatico già percepito al naso.
Antica costruzione in pietra a secco, lo Jazzo difendeva gli armenti ed i pastori dall’attacco notturno dei lupi, impedendo con le sue pietre a sbalzo, dette Pietre dei Lupi o Paralupi, lo scavalcamento dei recinti. Ancora oggi un intatto Jazzo veglia sulle vigne da cui abbiamo selezionato Pietra dei Lupi, ottenuto dalla vinificazione di Uva di Troia in purezza. Vino di grande eleganza e freschezza, affina i suoi tannini in tonneaux di rovere di Slavonia da 7,5 HL .
La Verdeca è un vitigno a bacca bianca autoctono della Puglia, dalle sfumature verdastre che ne suggeriscono il nome. Elegante, minerale e dalla grande vigoria. Il Bianco d’Alessano è un antico vitigno a bacca bianca, originario di un piccolo paese del basso Salento da cui prenderebbe il nome. Si fa apprezzare per la sua adattabilità ai vari tipi di terreno. “Ritardatario” nella germogliatura e nella maturazione a cavallo tra settembre e ottobre.
Grazie alla sua ottima adattabilità, lo Chardonnay è uno dei vitigni a bacca bianca più diffusi al mondo. Coltivato con ogni condizione climatica e in ogni territorio, su terreni argilloso-calcarei e con clima tempera-to, caldo e ventilato, assicura grandi risultati.
Il Salento viene identificato da tre elementi climatici: il sole, artefice di gradi zuccherini generosi, il mare, responsabile della mineralità dei vini, e il vento che rende questo territorio naturalmente esente da malattie e particolarmente indicato nella produzione di vini “naturali”. Caratterizza-to da estese zone pianeggianti e modesti rilievi collinari, il Salento è geologicamente costituito da una struttura calcarea di medio impasto.
Il Susumaniello, vitigno a bacca nera autoctono della Puglia, coltivato in Salento. Il suo nome richiama, in dialetto pugliese, il nome del “somarello” indicando l’elevata produttività della pianta caricata di grappoli “come un somaro”. Dopo la prima decade di vita della vigna, il grappolo si scarica di acini e la produzione perde in quantità ma migliora in qualità producendo vini di grande espressione.
Autoctono della Puglia, è il vitigno a bacca nera principe del Salento. Antichissime le sue origini (VIII Sec. A.C.), deve probabilmente il suo nome ai termini “niger” (latino) e “mavros” (greco) che significano entrambi nero. La grandissima versatilità lo rende idoneo a tutti i tipi di vinificazione
Il Susumaniello, vitigno a bacca nera autoctono della Puglia, coltivato in Salento. Il suo nome richiama, in dialetto pugliese, il nome del “somarello” indicando l’elevata produttività della pianta caricata di grappoli “come un somaro”. Dopo la prima decade di vita della vigna, il grappolo si scarica di acini e la produzione perde in quantità ma migliora in qualità producendo vini di grande espressione.
Il Negroamaro, autoctono della Puglia, è il vitigno a bacca nera principe del Salento. Antichissime le sue origini (VIII Sec. A.C.), deve probabilmente il suo nome ai termini “niger” (latino) e “mavros” (greco) che significano entrambi nero. La grandissima versatilità lo rende idoneo a tutti i tipi di vini.
Il Primitivo, vitigno a bacca nera autoctono della Puglia. Deve il suo nome alle caratteristiche fasi vegetative della pianta, tutte precoci, dalla maturazione al germogliamento, dalla fioritura all’invaiatura, da cui deriva il vecchio nome di “Primaticcio”.
Il Fiano, conosciuto anche con il nome Apiano, è un antico vitigno meridionale la cui coltivazione risale all’epoca romana. Il nome derive-rebbe dal vocabolo latino Apianus (ape) per la dolcezza dei suoi acini, molto apprezzati dalle api.
La Verdeca è un vitigno a bacca bianca autoctono della Puglia, dalle sfumature verdastre che ne suggeriscono il nome. Elegante, minerale e dalla grande vigoria.
Il Susumaniello, vitigno a bacca nera autoctono della Puglia, coltivato in Salento. Il suo nome richiama, in dialetto pugliese, il nome del “somarello” indicando l’antica tradizione di elevare la produttività della pianta caricandola di grappoli “come un somaro”. Dopo la prima decade di vita della vigna, il grappolo si scarica di acini e la produzione perde in quantità ma migliora in qualità producendo vini di grande espressione.
Il Negroamaro, autoctono della Puglia, è il vitigno a bacca nera principe del Salento. Antichissime le sue origini (VIII Sec. A.C.), deve probabilmente il suo nome ai termini “niger” (latino) e “mavros” (greco) che significano entrambi nero. La grandissima versatilità lo rende idoneo a tutti i tipi di vinificazione.
Grazie alla sua ottima adattabilità, lo Chardonnay è uno dei vitigni a bacca bianca più diffusi al mondo. Coltivato con ogni condizione climatica e in ogni territorio, su terreni argilloso-calcarei e con clima temperato, caldo e ventilato, assicura grandi risultati.
Un taglio di tre uve di antica origine salentina: Il Negroamaro deve il suo nome ai termini “niger” (latino) e “mavros” (greco) che significano entrambi nero. Vitigno dalla grandissima versatilità, risulta idoneo a tutti i tipi di vinificazione. Il Sangiovese è la varietà più coltivata in Italia, figlia di un antico incrocio tra il Negrodolce e il Ciliegiolo, entrambi vitigni autoctoni pugliesi. La Malvasia Nera, vitigno dalla grande morbidezza e aromaticità, equilibra al meglio i caratteri spigolosi delle altre due uve.
Un taglio storico salentino spesso effettuato direttamente sul campo con l’alternanza di otto piante di Negroamaro a due di Malvasia Nera. Il Negroamaro deve il suo nome ai termini “niger” (latino) e “mavros” (greco) che significano entrambi nero. Vitigno dalla grandissima versatilità, risulta idoneo a tutti i tipi di vinificazione. La Malvasia Nera, vitigno dalla grande morbidezza e aromaticità, equilibra al meglio i caratteri spigolosi delle altre due uve.
Tre vitigni che rispecchiano al meglio questa pregiata D.O.P. salentina. Il Negroamaro deve il suo nome ai termini “niger” (latino) e “mavros” (greco) che significano entrambi nero. Vitigno dalla grandissima versatilità, risulta idoneo a tutti i tipi di vinificazione. Il Montepulciano è un vitigno coltivato in buona parte della costa orientale dell’Italia. Da giovane ha un’acidità imponente che, se ben dosata, gli permette di invecchiare superbamente. La Malvasia Nera, vitigno dalla grande morbidezza e aromaticità, equilibra al meglio i caratteri spigolosi delle altre due uve.
Il Primitivo, vitigno a bacca nera autoctono della Puglia, deve il suo nome alle caratteristiche fasi vegetative della pianta, tutte precoci, dalla maturazione al germogliamento, dalla fioritura all’invaiatura, da cui deriva il vecchio nome di “Primaticcio”.
Il Primitivo, vitigno a bacca nera autoctono della Puglia. Deve il suo nome alle caratteristiche fasi vegetative della pianta, tutte precoci, dalla maturazione al germogliamento, dalla fioritura all’invaiatura, da cui deriva il vecchio nome di “Primaticcio”.
Il Salento viene identificato da tre elementi climatici: il sole, artefice di gradi zuccherini generosi, il mare, responsabile della mineralità dei vini, e il vento che rende questo territorio naturalmente esente da malattie e particolarmente indicato nella produzione di vini “naturali”. Caratterizzato da estese zone pianeggianti e modesti rilievi collinari, il Salento è geologicamente costituito da una struttura calcarea di medio impasto.
Ottenuto da uve a bacca bianca prodotte nell’areale della denominazione del Salice Salentino, questo vino si presenta alla vista cristallino con dei riflessi dorati. Le uve diraspate subiscono una macerazione pre-fermentativa a freddo in pressa soffice. Il mosto viene illimpidito prima dell’inoculo dei lieviti selezionati e la fermentazione alcolica viene condotta a temperatura controllata.
Vino prodotto da uve Negroamaro coltivate nella zona di Salice Salentino e altri comuni in provincia di Lecce e Brindisi. Vendemmia manuale a giusta maturazione con accurata selezione delle uve. Cernita del grappolo manuale con nastro selettore, fermentazione del mosto a temperatura controllata, macerazione tradizionale per 20-25 giorni, buon utilizzo del delestage e del rimontaggio. Svolgimento della fermentazione malolattica in barriques a temperatura controllata, con utilizzo di batonnage. 12 mesi di invecchiamento in barriques di rovere francese. 2-3 mesi di affinamento in bottiglia.
VINIFICAZIONE La macerazione dura 12-14 giorni in vinificatori da 45 q.li in acciaio a temperatura controllata di 25° C, con frequenti rimontaggi allo scopo di estrarre le sostanze aromatiche e coloranti e allo stesso tempo ammorbidire la massa tannica. AFFINAMENTO: Il vino viene affinato in vasche di acciaio per un anno. Prima dell’imbottigliamento il vino viene filtrato, ma non stabilizzato a freddo, al fine di salvaguardare l’integrità del prodotto. La permanenza in bottiglia prima della commercializzazione dura 6 mesi, in sale di invecchiamento completamente scavate nella roccia calcarea tipico del territorio in cui nasce. NOTE DI DEGUSTAZIONE Al naso presenta chiari sentori di frutta fresca, prugne e fragole. Forte, pieno, dolce e di gran vinosità al palato. Il Malicchia Mapicchia è vino da meditazione disposto ad ogni tipo di combinazione: dai dolci alla pasta secca, ai formaggi stagionati, aromatici, piccanti o erborinati, magari serviti con le confetture a creare uno splendido contrasto tra il gusto forte e quello dolce. Ideale anche accompagnato a secondi di carne conditi con salse a base di frutta.
Vendemmia manuale. Diraspatura e fermentazione a bassa temperatura. Il pigiato resta a bassa temperatura per qualche ora prima della fermentazione dopo di che avviene la pressatura soffice. La fermentazione continua a circa 18°. Resta tre mesi in acciaio prima di essere imbottigliato. Dopo l'imbottigliamento rimane in cavea carsica per altri 2 mesi.
Barsento Casaboli Primitivo Gioia del Colle DOC Riserva ha un colore rosso rubino intenso con lievi riflessi violacei. Al naso si esprime con grande complessità ed eleganza, su toni fruttati di prugna, bacche nere, mora e amarena. Al palato si denota un notevole spessore e una certa struttura, che si fonde sapientemente alla sua morbidezza e alla sua consistente tannicità. Il finale è lungo e di ottima persistenza.
W’Heart! in versione rosato è un ottimo vino prodotto con uve 100% Primitivo. La vendemmia viene effettuata manualmente nella prima decade di Settembre. Dopo la diraspatura segue fermentazione in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata, e prima della pressatura soffice, il mosto resta a macerare sulle bucce per circa 10 ore. Un rosato che emoziona alla vista con il suo splendido colore corallo intenso con riflessi violacei. Offre al naso sentori dolcemente fruttati mescolati a delicate note floreali. Al palato presenta una gradevole freschezza. Un perfetto calice da aperitivo che si presta splendidamente anche all'accostamento con portate a base di pesce.
VINIFICAZIONE La macerazione dura 12-14 giorni in vinificatori da 45 q.li in acciaio a temperatura controllata di 25° C, con frequenti rimontaggi allo scopo di estrarre le sostanze aromatiche e coloranti e allo stesso tempo ammorbidire la massa tannica. AFFINAMENTO: Il vino viene affinato in vasche di acciaio per un anno. Prima dell’imbottigliamento il vino viene filtrato, ma non stabilizzato a freddo, al fine di salvaguardare l’integrità del prodotto. La permanenza in bottiglia prima della commercializzazione dura 6 mesi, in sale di invecchiamento completamente scavate nella roccia calcarea tipico del territorio in cui nasce. NOTE DI DEGUSTAZIONE Al naso presenta chiari sentori di frutta fresca, prugne e fragole. Forte, pieno, dolce e di gran vinosità al palato. Il Malicchia Mapicchia è vino da meditazione disposto ad ogni tipo di combinazione: dai dolci alla pasta secca, ai formaggi stagionati, aromatici, piccanti o erborinati, magari serviti con le confetture a creare uno splendido contrasto tra il gusto forte e quello dolce. Ideale anche accompagnato a secondi di carne conditi con salse a base di frutta.
VINIFICAZIONE: La macerazione dura 12-14 giorni in vinificatori da 45 q.li in acciaio atemperatura controllata di 25° C, con frequenti rimontaggi allo scopo di estrarre le sostanze aromatiche e coloranti e allo stesso tempo ammorbidire la massa tannica. NOTE DI DEGUSTAZIONE Negroamaro in purezza, affinato in botti grandi di rovere, si presenta di colore rosso intenso e impenetrabile. All’olfatto si percepiscono sentori di ciliegia matura, tabacco e carruba. Al palato è corposo, di grande struttura con tannini accentuati che bene si bilanciano con l’alcol e le note vanigliate tipiche dei vini affinati in legno. Si esprime al meglio con salumi, carni alla brace e ragù di carne.
Magilda è un rosato prodotto con uve 100% Negroamaro. A partire dalla prima decade di Settembre inizia la vendemmia delle uve attentamente selezionate durante la raccolta. Dopo la diraspatura si effettua la fermentazione a bassa temperatura in serbatoi di acciaio inox. Nelle vasche il mosto resta a macerare con le bucce per circa 10 ore, seguirà una soffice pressatura. Prima di essere imbottigliato il vino riposa alcuni mesi in acciaio, poi affina ancora per almeno un mese in bottiglia. Alla vista si presenta con un colore corallo con riflessi violacei. Offre all'olfatto intense note floreali che rimandano alla rosa, e aromi fruttati di marasca e ciliegia. Fa il suo ingresso al palato con una piacevole mineralità ed una sinuosa rotondità offrendo un finale lungo e persistente. Si abbina perfettamente ad antipasti, primi piatti marinari e terreni, e a zuppe di pesce. Perfetto anche come aperitivo
Il Paturno è un vino con grandi doti estrattive, prodotto con due distinte partite di uve. I due vini vengono vinificati separatamente, in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata. La macerazione avviene per 10/12 giorni e vengono effettuati frequenti rimontaggi allo scopo di estrarre coloranti e sostanze aromatiche, ma anche per ammorbidire i tannini. Dopo alcuni mesi di affinamento in serbatoi di acciaio inox, il vino viene assemblato, filtrato, ma non stabilizzato a freddo. Poi viene imbottigliato, e riposa per sei mesi in sale d’invecchiamento scavate nella roccia.
W'Heart! è un rosso fermo prodotto con uve 100% Primitivo di ottima qualità. La vendemmia viene effettuata durante la prima decade di Settembre.
“...una briciola di felicità” Di un bel colore giallo dorato. Di grande carattere, vellutato e morbido, in bocca è fresco ed elegante. Al naso evidenzia note di miele, spezie e fiori bianchi. “Come accade per lo più a chi, dopo aver molto sofferto, afferri finalmente una briciola di felicità..." Vino di grande carattere, ricco, vellutato, sontuoso, dorato. Un grande piacere. Da solo è già un dessert. Aiuta a riflettere e a non dimenticare di vivere bene.
E' arrivata la stagione che si colora di rosa Girofle 2021 è pronto per essere assaggiato.
Chi L’Ha Detto Che I Rosati Sono Vini Di Un’Estate, Da Bere Subito? A Ben Riflettere È PiÙ Plausibile Proporre Un Gusto Nuovo, Controcorrente.
«Ciò che la lingua esprimer ben non puote, muta eloquenza ne' suoi gesti espresse» Rosso rubino intenso. Esordisce al naso con note di cuoio dolce, spezia, ciliegia; al palato è morbido, elegante e fresco. «A quarant’anni dalle prime mie scritture - elementari giudizi - mi sono accorto che, sempre, il vino - così individuo, puro, nazionale, armonico - stava sopra, che non bastavano a darne il “senso” le parole, fossero pure di slancio ed invenzione. Meglio, mille volte meglio, abbandonarsi ai coinvolgimenti, suggestioni, abbracci, penetrazioni, che via via nell’assaggio emergono, non materici ma intellettuali, e segnarli.» L’affermazione è del grande Veronelli che ha fatto scuola a più di qualche generazione con la sua vena inesauribile di neologismi riguardanti le sensazioni che il vino è capace di trasmettere. Spesso la verità del vino è inafferrabile, intraducibile ed occorre riconoscere l'inefficacia delle parole. Tant'è che il vino diviene una bevanda godibile, anche senza l'uso della parola, per il privilegio che esso possiede di comunicare con forza, di commuovere per la sua innata eloquenza. VARIETÀ DELLE UVE: Negroamaro 100%
Il Calafuria è un vino rosato pugliese fresco e floreale a base di Negroamaro, dai profumi e dagli aromi piacevoli e caratteristici. Al naso questo Magnum pugliese richiama la frutta, i fiori e le erbe aromatiche. Al palato è morbido, fresco e molto piacevole, elegante ed equilibrato
Il Primitivo Neprica di Tormaresca Antinori è un vino rosso puliese proveniente dalla provincia di Brindisi, affinata in acciaio per 8 mesi circa per mantenere un profilo sensoriale fragrante e fruttato. Si presenta con un colore rosso rubino intenso, solcato da riflessi purpurei, e sprigiona all'olfatto note di amarene, piccoli frutti rossi freschi e canditi e aromi di liquirizia, rivelando un sorso morbido, rotondo e dai tannini evoluti, risvegliato da una freschezza equilibrata.
Nato da un’intuizione che riporta alla luce una tecnica antica che lega tradizioni passate a future visioni. L’esperimento di appassimento delle uve negroamaro provenienti dal Cru ‘Caragnuli’, vigneto di alberello pugliese di 80 anni, sito in San Pancrazio salentino, inizia nel 1980, grazie all’insistenza dell’enologo Severino Garofano che, da sempre, aveva creduto nella versatilità e nobiltà di tale vitigno. Nel 1986, dopo 6 anni di tentativi, la prima annata di ‘Graticciaia’ vede la luce. Il resto è una storia di successo che conferisce la dignità che al Negroamaro appartiene. Dopo una attenta selezione delle uve, si procede con un leggero appassimento, segue un affinamento di 12 mesi in barrique di rovere francese l’ultimo miglio è percorso in cemento fino all’imbottigliamento.
La seconda novità che vi avevamo preannunciato è l'introduzione del Susumaniello nella famiglia Cantalupi! Il Susumaniello è un vitigno che fa parte della storia enoica del Salento e che negli ultimi anni è al centro di una riscoperta e rivalorizzazione a cui ci uniamo per offrire la nostra interpretazione di questa uva versatile e molto interessante.
Almagia rosato di Giancarlo Ceci è un vino rosato naturale con zero solfiti, certificato Demeter da agricoltura biologica e biodinamica.
Parchitello è un vino rosato vinificato da bombino nero in purezza, vitigno storico per la produzione di soli vini rosè. Colore rosso rubino scarico, bouquet di frutti rossi che ricordano il melograno e frutti a polpa gialla. In bocca piacevole fresco ed equilibrato.
Almagia di Giancarlo Ceci è un vino rosso naturale con zero solfiti, certificato Demeter da agricoltura biologica e biodinamica.
Scopri i segreti dei Vini della Puglia: Una guida definitiva
La Puglia è una regione italiana di grande bellezza e le sue colline che ospitano i vigneti sono uno spettacolo da vedere. La Puglia è anche una destinazione popolare per il turismo enogastronomico, grazie alla sua ricca tradizione di produzione di vino. Se sei interessato a scoprire i segreti dei vini della Puglia, questa guida è un ottimo punto di partenza.
Il Vino della Puglia
La Puglia è una regione che ha una ricca storia di produzione di vino, con varietà che risalgono ai tempi della Magna Grecia. I vini della Puglia sono famosi per la loro complessità, con sapori che vanno dal fresco e fruttato al ricco e corposo. La regione è sede di alcuni dei più importanti vitigni italiani, tra cui Primitivo, Nero di Troia, Susumaniello, Bombino Nero e Malvasia Nera.
Primitivo
Il Primitivo è uno dei vitigni più popolari della Puglia ed è conosciuto per i suoi sapori ricchi, complessi e intensi. I vini Primitivo sono generalmente di colore rosso rubino intenso, con profumi di frutti di bosco maturi, come ribes, mirtilli, more e ciliegie, insieme a note di spezie e leggeri sentori di tabacco. Al palato, il Primitivo è generalmente corposo e intenso, con una buona acidità e tannini morbidi.
Nero di Troia
Il Nero di Troia è un vitigno a bacca rossa autoctono della regione che ha un profilo aromatico complesso ed è considerato uno dei migliori vini rossi della Puglia. I vini Nero di Troia tendono ad avere un colore rosso rubino intenso, con profumi di frutta matura, come ciliegie e more, insieme a note di spezie e tabacco. Al palato, hanno una buona struttura, con tannini morbidi ed equilibrati, e un finale persistente.
Susumaniello
Il Susumaniello è un vitigno a bacca rossa autoctono della Puglia che è diventato popolare nell’ultimo decennio. I vini prodotti da questo vitigno sono generalmente di colore rosso rubino intenso, con profumi di frutta matura, come le ciliegie, insieme a note di spezie, tabacco e legno. Al palato, hanno una buona struttura, con tannini morbidi e un finale persistente.
Bombino Nero
Il Bombino Nero è un vitigno a bacca nera autoctono della Puglia. I vini prodotti da questo vitigno hanno un colore rosso rubino intenso, con profumi di frutta matura, come more e ciliegie, insieme a note di spezie e tabacco. Al palato, hanno una buona struttura, con tannini morbidi ed equilibrati, e un finale persistente.
Malvasia Nera
La Malvasia Nera è un vitigno a bacca nera autoctono della Puglia e la sua produzione è limitata. I vini prodotti da questo vitigno hanno un colore rosso rubino intenso, con profumi di frutta matura, come ciliegie e mirtilli, insieme a note di spezie e tabacco. Al palato, hanno una buona struttura, con tannini morbidi ed equilibrati, e un finale persistente.
Come degustare i vini della Puglia
Per apprezzare appieno i vini della Puglia, è importante conoscere le tecniche di degustazione corrette. La degustazione di vino inizia con la valutazione dell’aspetto, con l’osservazione del colore, della limpidezza e della saturazione del vino. Una volta che l’aspetto è stato valutato, è possibile iniziare a valutare l’aroma del vino, osservandone l’intensità e la complessità.
Infine, si passa alla degustazione del vino, che inizia con l’assaggio del vino in bocca, notando la struttura, l’acidità, i tannini e il corpo. Assaggiando il vino, dovrebbe essere possibile identificare la complessità e i sapori del vino. Dopo la degustazione, è possibile valutare la persistenza del vino, notando quanto a lungo rimangono i sapori dopo aver bevuto.
Scopri le principali denominazioni dei vini pugliesi: guida ai sapori del sud Italia
La Puglia, terra di sole, mare e viti rigogliose, offre una varietà di vini di alta qualità grazie al suo clima mediterraneo e terreno fertile. In questa guida, esploreremo le principali denominazioni dei vini pugliesi e scopriremo i loro profumi e sapori unici.
Primitivo di Manduria DOC: il re dei vini rossi pugliesi
Il Primitivo di Manduria DOC è un vino rosso corposo e intenso, prodotto principalmente con l'uva Primitivo nella zona di Manduria, in provincia di Taranto. Caratterizzato da sapori di frutta matura, spezie e cioccolato, questo vino è perfetto per accompagnare piatti di carne e formaggi stagionati.
Negroamaro del Salento IGP: l'anima del Salento in un bicchiere
Il Negroamaro del Salento IGP è un vino prodotto con il vitigno autoctono Negroamaro, coltivato in tutta l'area del Salento. I vini rossi e rosati di questa denominazione presentano aromi di frutti rossi, erbe e spezie, ideali per accompagnare piatti a base di pesce e verdure.
Salice Salentino DOC: equilibrio e tradizione
Situato nel cuore del Salento, il Salice Salentino DOC produce vini rossi a base di Negroamaro, spesso in abbinamento con altre uve come il Malvasia Nera. I vini di questa denominazione si distinguono per la loro buona struttura, tannini morbidi e sapori di frutta rossa e spezie, perfetti per accompagnare piatti di pasta e carni rosse.
Castel del Monte DOC: una varietà di sapori in un territorio unico
La denominazione Castel del Monte DOC, situata nella parte settentrionale della Puglia, produce vini bianchi, rossi e rosati utilizzando vitigni come il Bombino Bianco, il Nero di Troia e l'Aleatico. Questi vini offrono un'ampia gamma di profumi e sapori, adatti a ogni occasione e abbinamento gastronomico.
La Puglia è una regione ricca di denominazioni vinicole che offrono una vasta gamma di vini di alta qualità. Esplorare le principali denominazioni dei vini pugliesi è un viaggio affascinante
